Dal Palazzo, Fotonotizie, In evidenza, Politica POLITICA E AMMINISTRATIVE – Elezioni in lockdown Siamo in piena campagna elettorale per i comuni che voteranno il 4 e 5 ottobre prossimi. Beh la condizione anomala non permette l’avvio di comizi ed assembramenti, sì chè appare una competizione in tutta la sua particolarità. Così il confronto tra i candidati a cominciare da Barcellona Pozzo di Gotto è monco e soprattutto risultano poco comprensibili i tentativi di distinguersi tra i candidati ed i programmi di coalizione, in questa contrapposizione a distanza, che appare sterile. Fino adesso poche sono apparse le proposte e le uniche prese di posizione hanno riguardato le emergenze che vive la città: la contabilità deficitaria è sotto gli occhi di tutti, i debiti sembrano essere non liquidabili per incapienze erariali ed i crediti del comune sono in via di perenzione, atteso che non sono state definite e completate le azioni esecutive che andavano portate a compimento. In questo quadro emergono deficit di intelligenza gestionale, incapacità della politica a darsi una direzione di marcia e soprattutto assenza di idee per uscire dal vicolo cieco. Se in questo contesto aggiungiamo e ci mettiamo l’On. Alessio Villarosa, (5stelle) deputato barcellonese nonché uomo di governo, che avrebbe potuto aiutare il territorio, rileva l’evanescenza di una politica che non riesce a salvaguardare la sua cittadina di appartenenza e fa perdere 4,5 mln di finanziamenti infrastrutturali, sì da aggravare la situazione contabile e negare la possibilità di riqualificare il centro urbano della via Roma. Si perdono occasioni senza alcuna ragione plausibile. Insomma la politica elettorale si dimostra di piccolo cabotaggio e si dovrebbe fare uno sforzo supplementare perchè si riporti l’impegno al suo originario compito: mettersi al servizio di una comunità cittadina ed imprenditoriale con una cultura politica, con delle idee e soprattutto con un metodo che deve aiutare ad assumere scelte e speditamente realizzarle, a dare senso ad un territorio, distribuendo chance a chi ha progetti da eseguire ed investimenti da intercettare. Certo per esserci concretezza in ciò bisogna saper leggere gli strumenti amministrativi posseduti, a darsi strategie per il territorio e soprattutto immaginare linee guida per lo sviluppo locale. Solo così, connettendo spazi ed opportunità, si possono scrivere momenti di crescita, tracciare percorsi di novità, esaltare risorse intellettuali e professionali. È tempo cioè di sfidare i luoghi comuni e rimettere in circolo aggiornate piattaforme in cui coniugare territorialità e comprensorio: questo il fine necessario ed inevitabile a cui non possiamo sottrarci. I comuni devono riprendere le relazioni e coltivarle ulteriormente per fare squadra, per diversificare l’offerta in un territorio vasto, sì da rendere sostenibile l’impegno di una nuova classe dirigente, che una volta per tutte, ha la possibilità e deve dimostrarla di essere adulta, ovvero non capricciosa, matura, ovvero senza ubbie, e capace di avviare a realizzazione un’idea di contemporaneità in cui alla raffineria ed alla industria inquinante, sia capace di sostituire la cultura sensibile ad infrastrutturare la distribuzione dei beni territoriali con la valorizzazione dell’area intermodale e i mercati ortofrutticolo e florovivaistico che sono ancora allo stato embrionale nella loro fase di impiego. Di qui uno scatto di fantasia e di professionalità potrebbe ridare speranze alle varie categorie produttive, presenti qui. (Rino Nania / 19 agosto 2020) amministrative barcellona CALABRO' Elezioni in lockdown mamì politica