Fabio Granata, già assessore regionale ai beni culturali e Giuseppe Dipasquale, regista teatrale e Direttore artistico del Must Musco Teatro di Catania lanciano una ferma richiesta al Presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci al fine di una decisione sulla riapertura dei teatri siciliani.
Potranno riaprire i teatri per la stagione prossima 2020/2021? Potranno farlo anche in Sicilia?
Parrebbe di sì. Ma come riapriranno? Con quali regole e con quali sopportabili costrizioni normative? Questo è il punto.
Secondo il DPCM di maggio, che liberava alla data del 15 giugno i teatri dall’obbligo di chiusura, non poche le condizioni perché questo avvenisse con un massimo di duecento spettatori al chiuso.
Mantenimento del distanziamento interpersonale. Misurazione della temperatura corporea. Utilizzo obbligatorio di mascherine. Utilizzo di idonei dispositivi di protezione individuale da parte dei lavoratori che operano in spazi condivisi e/o a contatto con il pubblico. Garanzia di adeguata periodica pulizia e igienizzazione degli ambienti chiusi e dei servizi igienici. Adeguata aereazione naturale e ricambio. Ampia disponibilità e accessibilità a sistemi per la disinfezione delle mani. Divieto del consumo di cibo e bevande e della vendita al dettaglio di bevande e generi alimentari in occasione degli eventi e durante lo svolgimento degli spettacoli. Utilizzo della segnaletica adeguata. Regolamentazione dell’utilizzo dei servizi igienici. Limitazione dell’utilizzo di pagamenti in contanti, ove possibile. Vendita dei biglietti e controllo dell’accesso, ove possibile, con modalità telematiche. Comunicazione agli utenti delle misure di sicurezza e di prevenzione del rischio da seguire nei luoghi dove si svolge lo spettacolo.
Ora, fermo restando la natura opportuna della sanificazione e dei sistemi di protezione, quello che genera enorme impedimento è l’obbligo di un distanziamento generico. Verrebbe facile dire che chi ha viaggiato in questi mesi sui mezzi di trasporto pubblico (Aerei, Treni, Bus) si sia fortemente stupito di come le norme che valgono per i teatri e i luoghi di spettacolo non valgono per questi altri luoghi chiusi. Assembramento incontrollato e persone normalmente gomito a gomito. Ma il Teatro, e più specificatamente lo Spettacolo dal vivo, soffre di una condizione particolare dettata dalla tipologia del lavoro che sostiene da sempre questa attività. Tipologia che rispetto ai mezzi di trasporto sopracitati è ben più controllabile e garantita in termini di sicurezza e salute.
Urge pertanto una immediata regolamentazione, certamente precauzionale, ma liberatoria dei luoghi atti allo spettacolo, che non mortifichi ulteriormente l’economia già massacrata del settore come la stessa sopravvivenza.
E’ necessario definire una data (dicembre?) e un limite certo di capienza, e non genericamente fino a 200 posti, che preveda ad esempio una riduzione precauzionale del solo 25% dei posti a sedere, in modo da permettere, congiunti compresi, un efficace distanziamento.
Per questa ragione chiediamo al Presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci di avvalersi della competenza esclusiva sui beni culturali e sulla cultura della Regione Siciliana per una regolamentazione virtuosa della ripresa del settore e per una DECISIONE, affinché si determino regole certe e non fortemente costrittive per la ripresa dell’attività che possa già avvenire non più tardi di dicembre.
Molti teatri stanno tentando di riprogrammare l’avvio della nuova stagione a partire da dicembre, supponendo regole che ancora non sono state del tutto definite. Trovarsi in autunno con un non chiaro orientamento normativo sarebbe per lo spettacolo e per il pubblico che ne fruisce fonte di ulteriore confusione e rischio di conseguente allontanamento, con un danno economico difficilmente calcolabile.
Alcune regioni italiane hanno definito, in ordinanze apposite, una più chiara e dettagliata regolamentazione delle cose possibili per la fruizione dello spettacolo al chiuso, come la Regione Campana nell’ Ordinanza n. 56 del 12.06.2020.
Chiediamo che anche la Regione Siciliana, attraverso il suo Presidente Musumeci intervenga in tal senso, legiferando all’interno delle sue prerogative in materia di Cultura, di spettacolo e di Beni Culturali.
f.to
Fabio Granata, già assessore regionale ai beni culturali
Giuseppe Dipasquale, regista teatrale e Direttore artistico del Must Musco Teatro di Catania