La ricetta per un paese “veramente” turistico.
Piccole e semplici azioni potrebbero davvero trasformare il nostro paese in una realtà turistico-economica dinamica e propositiva. Vediamo …insieme quali potrebbero essere:
1) Promuovere una cooperazione tra le strutture ricettive (alberghi, residence, agriturismi, B&B ecc.), per la creazione di un “paese albergo”, offrendo case e appartamenti con un marchio di qualità per tutto l’anno a prezzi low cost, e promuovere, infine, la stipulazione di accordi con compagnie aeree (Ryan Air ,Air Berlin, Wind Jet, Easy Jet) e tour operator che potrebbero vendere i nostri prodotti turistici sui loro portali internet.
2) Adottare un marchio di qualità consentendo ai proprietari di riscattarsi dal mercato sommerso e qualificarsi come veri imprenditori del turismo. Organizzare, inoltre, nei periodi di bassa stagione, dei weekend low cost puntando al mercato regionale e offrendo un pacchetto all inclusive, dal soggiorno alle attività di intrattenimento. In tal modo sia i commercianti che gli operatori orlandini potranno trarne vantaggio per periodi più estesi rispetto alle consuete vacanze estive.
3) Valorizzare i sentieri naturalistici, che rischiano di scomparire a causa della cementificazione selvaggia delle nostre aree: il Sentiero Goletta, (San Gregorio-Capo d’Orlando), il Sentiero della Pinetina (Monte della Madonna-Faro), il Parco sub-urbano di Scafa, riflettendo su come spesso noi stessi ci compiacciamo, durante i nostri viaggi fuori dal nostro paese, di tali risorse naturali, fiore all’occhiello di quei luoghi che hanno avuto le capacità di valorizzarle.
4) Programmare e gestire i servizi turistici nei diversi settori: informazione turistica in lingua, call center per le prenotazioni alberghiere, viabilità, aree parcheggi per residenti, parcheggi a pagamento per uso turistico con navette di collegamento verso le zone balneari, controllo delle spiagge e sanzioni serie per tutti coloro che vi lasciano rifiuti di ogni genere, valorizzazione di tutte le realtà associative. Si tratta di misure semplici che, se adottate, attiverebbero, tuttavia, un salto di qualità ormai improcrastinabile.
5) Stimolare i giovani ad associarsi per la gestione turistica di Capo d’Orlando attraverso la creazione di portali internet con prenotazioni on-line e cooperative per l’organizzazione dei servizi relativi alle strutture turistiche (escursioni, pulizie, noleggio biancheria ecc.).
6) Far sì che ogni ristorante o bar affigga all’esterno del proprio locale un menù in lingua inglese (e secondariamente anche in altre lingue), con i relativi prezzi e la descrizione dei prodotti tipici della casa.
7) Assicurarsi che ogni unità ricettiva (alberghi, residence, agenzie di viaggi ecc.) abbia al proprio interno personale che parli l’inglese, ad esempio instituendo corsi lingua per gli addetti del settore .
8) Assumere personale con che abbia competenza in almeno una lingua straniera presso l’ufficio di informazione turistica. Lo stesso ufficio potrebbe, inoltre, svolgere attività di call center mantenendosi in contatto con le strutture ricettive, ovvero tenendo una registrazione delle disponibilità e raccogliendo le richieste dei possibili clienti.
9) Promuovere la collaborazione di tutte le attività commerciali (nello stabilire gli orari di apertura, nell’organizzare promozioni, nel promuovere l’utilizzo di card di benvenuto, ecc).
10) Pubblicare e diffondere una guida ai servizi in italiano e inglese, con cartine delle ubicazioni dei locali e dei luoghi di interesse.
11) Creare delle aree attrezzate per il noleggio di biciclette.
12) Istituire delle attività turistico-ricreative legate al mare, risorsa primaria di un paese con un’estensione costiera come Capo d’Orlando (uscite a pesca, gite in barca, escursioni subacquee ecc.).
Carlos Vinci*
*imprenditore turistico e ideatore del progetto “mared’amare”