Nella frazione condivisa tra Brolo e Piraino, tra ironiche battute e dubbi amletici, le nuove disposizione di legge in tema di contenimento del coronavirus dettano nuove regola di convivenza.
Per di qui si! Per di lì no!
Una frazione divisa, da sempre tra due comuni, quelli di Brolo e Piraino.
Con problemi spesso condivisi, altre volte diventati spunti di disputa per servizi mancati, dagli scuolabus alla spazzatura per far degli esempi anche datati.
A far da divisione a tratti una stradella, altre volte sono le stesse abitazioni, costruite sul confine, a far da spartiacque.
A far sorgere la problematica, e quindi la differenza, questa volta è il numero degli abitanti tra i due comuni.
Superiore a 5.000 Brolo, meno di 5.000 Piraino.
Secondo la nuova ordinanza ministeriale, in tema di coronavirsu, “nei giorni 28, 29, 30 dicembre 2020 e 4 gennaio 2021, sull’intero territorio nazionale, si applicano le misure previste dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 3 dicembre 2020 per le cosiddette “zone arancioni”, cioè le aree caratterizzate da uno scenario di elevata gravità e da un livello di rischio alto.
Negli stessi giorni, sono tuttavia consentiti gli spostamenti dai Comuni con popolazione massima di 5.000 abitanti verso località distanti non più di 30 chilometri, con esclusione in ogni caso degli spostamenti verso i capoluoghi di provincia”.
Di fatto, leggendo la normativa sembrerebbe così vietato, a Lacco, lo spostamento, al di là della strada\confine per i residenti a Brolo. Quindi anche il potersi scambiare gli auguri, con cugini e parenti, se non a distanza.
Nei giorni “rossi” e “arancioni” cosa accadrà?
E poi chi, dovendosi spostare nella propria abitazione, posta sui confini comunali, dal salotto alla cucina che si dovrà fare?
Nota bene… analogo caso, anche sul confine con Gioiosa Marea. Anche qui i pirainesi possono recarsi a Gioiosa Marea, ma non viceversa e nel quartiere Sant’Anna, lungo la SS.113, sempre tra Brolo e Piraino.