I “ragazzi” gioiosani, tenuti a debita distanza dai momenti ufficiali della cerimonia.
Uno sbarramento di “stradini”- discreto ma impenetrabile – , un autentico filtro che ha tenuto lontano dal taglio del nastro, dal buffet, dal cocktail, dai discorsi ufficiali, dalle foto patinate, un gruppo di giovani gioiosani, che civilmente, volevano mostrare, ma lo hanno fatto ugualmente davanti a flash e telecamere, la loro indignazione.
Certamente non per una strada che si riapre, ma per tempi, modalità, tempistica, disinteresse, anzi interesse a tempo, di una classe politica che ha perso tempo, non ha avuto idee chiare, è stata distratta, sino al “morto”, sull’affaire della statale che ha con il suo blocco penalizzato un intero comprensorio.
Per loro non c’era nulla da festeggiare, nessuna parata, almeno non da parte dei politici, e sono rimasti lì, riscuotendo simpatie ed attenzioni, mentre ad 800 mentre un paese, impegnato in un “noioso” quotidiano, ha continuato a vivere una mattinata come tante…
