Il 25 marzo è stato il Dantedì, la Giornata nazionale dedicata a Dante Alighieri, che coincide con la festa del santo patrono a Brolo e Ficarra e quindi con tutte le scuole chiuse e le attività didattiche a distanza sospese.
Nonostante la chiusura le maestre del Comprensivo di Brolo, del plesso di Via Roma, con l’attivismo che le caratterizza, (non dimentichiamolo che è proprio in queste classi che è in corso lo studio della robotica educativa), hanno fatto realizzare ai bambini piccolissimi della classe 2 C tantissimi interessanti lavori, che poi sapientemente le maestre Scaffidi Ermelinda e Marina Stancampiano hanno elaborato in un prodotto finale multimediale digitale.
Ma che cos’è il Dantedì?
E’ la celebrazione della data che gli studiosi riconoscono come inizio del viaggio nell’aldilà della Divina Commedia. La notte del 25 marzo dell’anno 1300, dunque a trentacinque anni di età, Dante si smarrisce in una selva oscura e intricata, impossibile da descrivere tanto è angosciosa. Lui stesso non sa dire come c’è finito, poiché era pieno di sonno quando ha perso la giusta strada: a un tratto però, mentre sta albeggiando, si ritrova ai piedi di un colle, dalla cui vetta vede spuntare i primi raggi del sole. Questo, oltre al fatto che è primavera, gli ridà speranza e lo spinge a tentare la scalata del colle, dopo essersi riposato per qualche istante e aver ripensato al pericolo appena corso. L’inizio, dunque, di un poema diviso in tre parti, chiamate «cantiche» dove il poeta narra di un viaggio immaginario, attraverso i tre regni ultraterreni dell’inferno, del purgatorio e del paradiso che lo condurranno fino alla visione della Trinità.
Quell’incamminarsi in quella selva oscura del 25 marzo di tanti secoli fa è quindi l’occasione per ricordare in tutta Italia, e al mondo, il genio di Dante, con tante iniziative, anche on line, che sono state organizzate da tutte le scuole, dagli studenti e dalle istituzioni culturali. L’edizione appena trascorsa del 2021 è stata anche la più significativa perché è avvenuta nel settecentesimo anniversario della morte del Sommo Poeta, che non dimentichiamolo è anche il padre della lingua italiana.
Complimenti quindi a tutti gli alunni, alle maestre e ai genitori della classe 2 C ma anche di tutte le altre classi che si sono cimentate e impegnate per l’evento, nonostante la giornata di festa, a dimostrazione del grande attivismo della comunità dell’istituto comprensivo di Brolo.
Attività che si aggiungono alle tantissime attualmente in corso, talmente tante che, nonostante la pandemia, le ristrettezze e le limitazioni del momento, continuano ad essere svolte ad un ritmo apparentemente insostenibile, ma in fondo questo è il bello di essere primi (nel senso di avanti nell’esplorazione della didattica innovativa), ovvero autentica Avanguardia Educativa Siciliana.
Castrovinci Bruno Lorenzo