FABIO GRANATA – SIAMO LA DESTRA DI PAOLO BORSELLINO:
Dal Palazzo

FABIO GRANATA – SIAMO LA DESTRA DI PAOLO BORSELLINO:

SIAMO LA DESTRA DI PAOLO BORSELLINO: BASTA ASTENERSI SULLE RICHIESTE DELLA MAGISTRATURA DI UTILIZZARE LE INTERCETTAZIONI NEI CONFRONTI DI UN PARLAMENTARE

Scrive Fabio Granata:

Pubblico sul mio blog un documento redatto da un arcipelago di circoli di Futuro e Liberta’sul delicatissimo tema della coerenza tra valori enunciati e comportamenti politici e parlamentari.

Il documento nasce dal forte dissenso rispetto alla decisione del Gruppo Parlamentare di Fli sulla richiesta di autorizzazione all’utilizzabilità delle intercettazioni da parte della magistratura che indaga sul parlamentare del Pdl Mario Landolfi.

In sede parlamentare mi sono limitato a non esprimere il voto, per evitare polemiche interne delle quali non si sente minimamente il bisogno .

Va’pero’detto che la base, i Circoli,la nostra comunità umana va’ascoltata.  Magari senza i sofisticati mezzi di consultazione sulle decisioni,restati peraltro lettera morta dopo l’altisonante annuncio congressuale.

Capacità d’ascolto e dibattito interno possono essere stimolati anche con i tradizionali strumenti della politica:questo il senso del documento che riproduco e che rilancio.

Anche perché non si fa una battaglia epocale in Parlamento per difendere lo strumento delle intercettazioni per poi astenersi alla prima richiesta nei confronti di un parlamentare.

Se  la legge e’ uguale per tutti questo non vale solo per Silvio Berlusconi ma anche per Landolfi o Papa.

Su quest’ultimo chiederò coerenza al gruppo senza se e senza ma.

Per poter continuare a dire,e poter dire, di essere la Destra di Paolo  Borsellino.

Fabio Granata

Signor Presidente,

nell’intervista apparsa sul Corriere della Sera in data 16 u.s., abbiamo apprezzato le Sue parole di saggezza e lungimiranza politica, capaci di raccogliere da sole quella profonda condivisione che ci ha spinto a radunarci attorno al progetto di Futuro e

Libertà per un radicale rinnovamento del Paese, per il Paese.

Più in particolare l’affermazione che “La partita si gioca sul cambiamento. Il terzo polo dei moderati e dei riformisti deve mettere l’accento sul secondo aggettivo. Non si tratta di raccogliere voti pescando un po’ qua e un po’ là, senza scegliere mai e rischiando di finire come l’asino di Buridano.

Si tratta di fare le riforme, di operare il cambiamento: cittadinanza, legalità, piano contro la precarietà e per il lavoro ai giovani.

E laicità delle istituzioni, che non significa mancare di rispetto alla Chiesa” non ci lascia indifferenti, ed infatti in ognuna di queste parole ritroviamo le sementi del progetto del nostro Partito e dell’impegno che ciascuno di noi, singolarmente e collettivamente, ha  profuso e continua a profondere nel superiore interesse del Paese.

A fronte dell’entusiasmo suscitato dalle parole riferite nell’intervista, di contro, siamo rimasti sconcertati nell’apprendere dell’astensione dal voto da parte dei rappresentanti parlamentari FLI in relazione alla richiesta di autorizzazione all’uso delle intercettazioni nei confronti del deputato del PDL Mario Landolfi; autorizzazione richiesta dal GIP di Napoli nell’ambito di indagini su gravi ipotesi di reato per corruzione in materia ambientale.

Abbiamo fatto della legalità il nostro vessillo e, non più lontano di una settimana fa, questo Paese con una consultazione referendaria ha ribadito con forza ciò che la nostra Costituzione contempla inequivocabilmente all’art. 3 “Tutti i cittadini hanno pari dignita’ sociale e sono eguali davanti alla legge…”.

Quotidianamente ci facciamo testimoni dell’imprescindibilità del rispetto di questi principi al quale ci richiamiamo e, in questa ottica, non possiamo comprendere o accettare la scelta dei Parlamentari di FLI di astenersi dal voto in Aula il 16 u.s.

Non è assolutamente comprensibile una tale incoerenza; dobbiamo avere il coraggio delle nostre idee, dobbiamo cioè essere capaci di tradurre in fatti nelle sedi deputate i propositi e le dichiarazioni.

SeguendoLa, Presidente, abbiamo riposto la nostra fiducia non solo nel Suo operato, ma anche nella Sua capacità di farsi interprete della profonda esigenza di rinnovamento del Paese.

L’astensione dei Parlamentari di Futuro e Libertà costituisce a nostro giudizio un gravissimo errore, l’assenza cioè della capacità di assunzione di responsabilità promessa oltre che una innegabile contraddizione con le premesse stesse della nascita e costituzione del Nostro Partito.

Abbiamo perso un’altra preziosa ed irripetibile occasione per segnare la nostra distanza da certo malcostume ed abbiamo, di contro, offerto il fianco ad asprissime e legittime critiche da parte del Paese ma, soprattutto, si è deluso quel genuino elettorato di Futuro e Libertà che ogni giorno si fa propugnatore e testimone dei valori della legalità, della giustizia e dell’eguaglianza.

E’a tutti noto il disagio della collettività rispetto a quelle sacche di privilegio di cui purtroppo gode la politica; sebbene si voglia riconoscere una forma di tutela a chi agisce in qualità di membro del Parlamento, è d’altra parte inconcepibile ed inaccettabile che la politica, e per essa i suoi componenti, confermino costantemente l’iper protezionismo verso se’ stessi, ma, soprattutto, tutto ciò non è ricevibile da parte di quell’elettorato che della difesa della legalità, del rispetto delle leggi e dell’eguaglianza di ogni cittadino Italiano di fronte alla legge, ha fatto la propria bandiera, il proprio credo.

Lei, Signor Presidente, ha detto una volta che non si dovrebbe confondere “l’immunità con l’impunità”.

Benché il riferimento fosse ben altro, a nostro giudizio questa è l’immagine che di se’ il Parlamento Italiano offre ai propri cittadini, e con il voto in Aula del 16 Giugno, anche i membri di Futuro e Libertà.

Non possiamo accettare tentennamenti o incapacità di prendere posizione. Non è tempo per tatticismi e strategie.

L’unica strategia accettabile e consentita è quella di dichiarare apertamente la nostra posizione sui fatti socialmente rilevanti e l’attuazione nelle sedi opportune di tutte quelle misure volte a testimoniare una volta e per tutte chi e cosa sia Futuro e Libertà.

E’ tempo che Futuro e Libertà marchi la differenza che la separa da ogni altra formazione politica.

E’ tempo di coerenza ma, soprattutto, è tempo di prendere posizione inequivocabilmente e coerentemente prima che quell’Anima vibrante che ne è l’essenza volga lo sguardo OLTRE.

Questo accorato appello ha l’intento duplice di testimoniarLe tutto il nostro disagio e, al contempo,  manifestarLe la necessità di un Suo intervento sull’accaduto al fine di chiarire e confermare  l’impegno di Futuro e Libertà a farsi rappresentante di quegli altissimi principi ispiratori ai quali abbiamo scelto di aderire.

Con rinnovata stima e fiducia.

La base militante di Futuro e Libertà

18 Giugno 2011

Autore:

admin


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