Non c’è tempo di riprendere il fiato dopo un anno di impegni politici e di militanza nelle strade di tutta Italia. È tempo di rispolverare la tenda, preparare lo zaino, armare il cuore e la mente di sogni.
C’è Campo Plus Ultra 2011 che aspetta tutti noi dal 28 al 31 luglio a Percile, in provincia di Roma.
Quello del Campo nazionale è un richiamo quasi ancestrale per ogni militante.
Campo Plus Ultra è la festa nazionale identitaria delle comunità militanti, dalle Alpi al Mare Nostrum.
È la continuazione dei Campi Hobbit e dei Campi Base. È uno spazio libero, un laboratorio politico a cielo aperto, una palestra di vita. È, soprattutto, un luogo per appassionati cacciatori di sogni.
La cornice quest’anno è la splendida terra dei laghetti di natura carsica di Percile, un piccolo borgo medievale immerso nel Parco Naturale regionale dei Monti Lucretili a pochi chilometri da Roma.
Il “ritorno ad Itaca” sarà il filo conduttore del Campo. Il viaggio di Ulisse, il “nostos”, è l’archetipo universale del viaggio di scoperta e di ritorno alle origini.
Un ritorno non solo materiale, ma anche ideale. Ulisse sfida l’umana paura, supera mille ostacoli, lotta contro maghe, mostri e sortilegi per rifondare la patria perduta. Scrive Valerio Massimo Manfredi: “Il nostos è la forza inesauribile dell’eroe. E in questo suo desiderio mai spento del ritorno egli è il paradigma di tutti i marinai per i quali il ritorno è una fede, una religione, un dogma quasi, al quale per nessuna ragione è possibile sottrarsi, per nessuna lusinga di donne straniere, di ricchezze, di esotici incanti”.
Il nostro viaggio non è tanto diverso da quello di Ulisse.
Anni fa abbiamo deciso di salpare in mare aperto nella speranza di costruire una nuova esperienza politica per cambiare l’Italia, ripulendola dalle tante brutture della prima repubblica. Oggi tanti di quei sogni sembrano svanire, tra sconfitte elettorali, strutture di partito inesistenti e un correntismo esasperato che non e’ confronto di modelli culturali ma scontro per l’acquisizione di potere. Anche noi ci scontriamo con le “moderne sirene” che vogliono incantarci con nuove e vecchie parole d’ordine: rivoluzione liberale, mercatismo, omologazione, relativismo, buonismo e carrierismo. Persino il movimento giovanile, un tempo casa comune e unica certezza, sembra in balia di sterili giochi di potere e immobilismo.
Il “nostro” ritorno ad Itaca è il ritorno alla politica, quella delle idee in piena simbiosi con la militanza. Il ritorno ai valori comunitari e identitari, unica via di uscita da questa crisi non solo economica, che investe ogni ambito della nostra vita. Il ritorno ad una politica che detti le regole all’economia, e non viceversa, mettendo al centro i popoli e non il mercato. Il ritorno ad un’idea di Europa libera da ogni sudditanza e unita da un comune destino. Il ritorno ad un sano amore per la nostra patria che cancelli ogni egoismo.
A Campo Plus Ultra si dibatterà di tutto questo. Lanceremo le nostre proposte per le ricostruzione di un partito agonizzante e di un movimento giovanile, Giovane Italia, che deve trovare la sua ragione d’essere nel ribellismo e nel movimentismo. Analizzeremo le più scottanti questioni d’attualità: la primavera araba, il vento identitario che soffia in Europa, il pericoloso fenomeno della delocalizzazione delle aziende, la partecipazione per umanizzare il sistema economico, la questione energetica.
Campo Plus Ultra è soprattutto dibattito interno senza passerelle: allora spazio alle commissioni tematiche su scuola, università, enti locali, lavoro. Campo Plus Ultra è anche “officina identitaria” con i laboratori su comunicazione, grafica e web. La musica non conforme caratterizzerà le serate di Percile con i migliori gruppi d’area.
Un tributo a Bobby Sands, a ritmo di musica folk irlandese, ci porterà con la mente nell’isola verde. Non mancheranno aperitivi letterari, tornei sportivi, escursioni e dimostrazioni di scherma medievale. Al Campo anche mostre permanenti su futurismo e popoli in lotta, spazio librario, stand di abbigliamento identitario, il mitico “Adavede che bar” e la famigerata “AutoRadio Plus Ultra”.
“Il ritorno si addice all’intelligenza che sa orientarsi, che sa collegare e percorrere in avanti e a ritroso le strade della vita. Nel ritorno è la vera saggezza”.
Con le parole di Marcello Veneziani iniziamo il nostro viaggio di ritorno, con la volontà di far ripartire subito la rivoluzione identitaria!
Carolina Varchi