PEPPINO IMPASTATO – Due formelle e l’opera di Tanino Mammano diventa denuncia poltica.
Cronaca Regionale

PEPPINO IMPASTATO – Due formelle e l’opera di Tanino Mammano diventa denuncia poltica.

A ospitare l’evento sarà la galleria Orientale Sicula, in via Mario Giurba 27, da anni importante realtà messinese aperta agli artisti e messa gentilmente a disposizione da Stello Quartarone e Piero Serboli.

“Committente” dell’opera d’arte è stato il circolo “Ecologia della Liberazione Aldo Natoli” di Sel messinese.

Diversi dei suoi componenti furono tra i promotori dell’intitolazione di una via del quartiere “Case gialle” di Bordonaro a Peppino Impastato.

Il drappo delle due lapidi, dedicate al “martire della mafia / onore della Sicilia”, fu tirato giù dal presidente della Commissione parlamentare antimafia il 26 maggio di quattro anni fa. 

Erano presenti il sindaco, il prefetto, il questore, alti ufficiali dei carabinieri e della Guardia di finanza, il parroco e i suoi coadiutori rogazionisti. In quella stessa occasione partì la petizione per intitolare l’intero quartiere a Sant’Annibale di Francia, cosa realizzata qualche mese fa.

Ma nelle lapidi l’effigie di Peppino Impastato era rimasta provvisoria. Adesso vi saranno collocate le due formelle e il circolo “Natoli” sta già organizzando una degna cerimonia. Non c’era forse modo migliore di ricordare la figura di Peppino Impastato: affidarsi ad un artista con un rapporto passionale con la scultura. Tanino Mammano ha 65 anni, ma la sua mano è agile e creativa, come quando, appena ventenne, realizzò una collana in oro e diamanti subito acquistata da Liz Taylor, che gli valse il titolo di “orafo delle dive”.

Adesso giunge la sua ultima realizzazione: i due bassorilievi in terracotta smaltata con il volto di Peppino Impastato. Per l’esecuzione dell’opera d’arte allo scultore si sono affiancati Nino Bruneo e Pippo Martino.

Elina Gugliuzzo, portavoce del circolo

Giuseppe Restifo, addetto alla comunicazione

29 Giugno 2011

Autore:

admin


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