PATTI – Gli studenti del “Classico” all’incontro indetto dall’associazione La Clessidra “No al silenzio”
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PATTI – Gli studenti del “Classico” all’incontro indetto dall’associazione La Clessidra “No al silenzio”

L’approfondimento del modulo pluridisciplinare genere e generi, nella Giornata internazionale contro la violenza sulle donne.

Gli studenti delle classi III A e IV A del liceo classico, accompagnati dalla prof.ssa Gugliotta Marilia e dalla prof.ssa Chiofalo Antonella, impegnati nell’approfondimento del modulo pluridisciplinare genere e generi: identità e diritti, hanno partecipato stamani all’incontro indetto dall’associazione La Clessidra no al silenzio di S. Piero Patti presso la sala comunale di Piazza Mario Sciacca.

L’argomento della conferenza ha riguardato il tema della prevenzione della violenza di genere con particolare riferimento alla cura del maltrattante,  un tema “controverso”  cui si è dedicato con puntualità  il  dott. Sergio Oteri –Psicologo//Psicoterapueta.

Si è trattato di un incontro conclusivo di una serie di cinque incontri di formazione indirizzati a operatrici di accoglienza,  organizzati dall’associazione la Clessidra e dal centro antiviolenza di S. Piero Patti.

Per molti anni si è spesso e volentieri parlato delle donne vittime di queste violenze; il dottore Sergio Oteri, psicologo specializzato nella cura dei penitenti delle carceri, tramite una presentazione intrisa di contenuti, anche molto intensi, ha analizzato   l’interessante figura dell’uomo che maltratta.

Si è parlato molto anche dei tempi di un processo, della condanna, che spesso tarda ad arrivare; il tempo tra la sentenza definitiva e la denuncia iniziale a volte è talmente tanto che, spesso, le stesse donne che hanno denunciato magari il compagno si riconciliano con quest’ultimo; perciò la “punizione” seppur giusta per l’azione compiuta in passato, a quel punto, pare quasi inutile; un altro aspetto importante che il Dottor Oteri ha tenuto molto a sottolineare è la mancanza di un progetto o un programma per i detenuti,che,una volta trovatisi in carcere, sono come lasciati a se stessi.

Il tema poi si è spostato sulle violenze che spesso i detenuti si auto infliggono, magari per pentimento, ma per lo più per patologie e disturbi. “Il 60% delle persone che ultimamente ho visto entrare in carcere – Dice il dottor Oteri-hanno gravi problemi anche con le droghe che voi ragazzi potreste ritenere banali”. Si parla dell’uso di crack, hashish, cocaina e altre sostanze allucinogene; i disturbi che spesso il dottore ha riscontrato nei soggetti maltrattanti sono allucinazioni, ma anche disturbi della personalità; sicuramente l’utilizzo di droghe in molti casi può portare all’alterazione dello stato mentale del maltrattante tanto da indurlo ad azioni di estrema violenza.

Non si tratta solo di questo ovviamente; le cause della inclinazione alla violenza possono essere molteplici.  A volte ci si può trovare di fronte personalità complesse inclini alla manipolazione   della donna stessa. L’influenza di un uomo psicopatico può manovrare talmente  il pensiero femminile da portare alla fine la donna a farsi del male inconsapevolmente, autodistruggendosi. A tal proposito ci è stato proposto l’analisi di un caso di cronaca che ha ispirato anche il film “Primo Amore” di Matteo Garrone e Massimo Gaudioso, di cui il dott. Oteri ha proposto qualche sequenza.

In questo film  si narra la storia di Sonia e Vittorio,che sin dal primo incontro esercita una forte influenza sulla ragazza. Essendosi conosciuti su internet,perciò non essendosi mai visti, alla domanda “Come mi immaginavi?”

Vittorio risponderà senza esitazione “Più magra”, colpendo sicuramente nel profondo Sonia; nonostante questo nelle scene successive il loro rapporto va avanti  in un susseguirsi di suggestioni e imposizioni, fino a quando non si vede il completo controllo di Vittorio su Sonia, tanto che questa non può più mangiare se non quello che dice lui. L’analisi condotta dal dott. Oteri è stata molto efficace e particolarmente in tema con la giornata che ha ospitato anche il sindaco Gianluca Bonsignore, il dirigente del Commissariato Di Blasi e le forze dell’ordine.

Il sindaco ha tenuto un discorso  con cui ha  ringraziato noi studenti per la presenza e l’attenzione, oltre che le associazioni tutte per la loro volontà e il loro lavoro. Hanno tenuto un breve discorso anche il Dirigente Di Blasi e il Colonello dei Carabinieri Pascariello con cui hanno ringraziato per l’invito e per l’impegno le associazioni del territorio impegnate nel contrasto alla violenza di genere.

Infine vi è stata la consegna degli attestati alle giovani volontarie e tutor dell’associazione “ La Clessidra-No al silenzio” .

Ilaria MIRENDA e Gaia D’APUZZO della 4A Liceo classico

26 Novembre 2021

Autore:

redazione


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