L’autunno e le sue piogge sono ormai alle porte e a Messina si discute sulla messa in sicurezza dei torrenti. A tenere alto il livello su una tematica, passata in secondo piano complice la spensieratezza portata dai giorni estivi, ci ha pensato l’ing. Luigi Giacobbe che nei giorni scorsi ha inviato un allarmante nota al Sindaco Buzzanca.
L’esperto, a titolo gratuito, sulle problematiche urbane ha espresso tutto il proprio timore al primo cittadino, puntando il dito contro “una dissennata politica di espansione urbanistica degli ultimi 40 anni e gli effetti dell’ultimo Piano Regolatore”.
Le paure dell’Ing. Giacobbe non sono finite qui, infatti l’esperto non ha individuato solo nell’espansione urbanistica l’unico rischio per la stabilità del territorio, ma ha ricordato a Buzzanca come sia necessaria “una messa in sicurezza dei torrenti che attraversano la città, altrimenti alla prima bolla d’acqua i danni non saranno lievi”.
Insomma un bel campanello d’allarme per il Sindaco e per l’amministrazione comunale, chiamata a fronteggiare una delle emergenze “storiche” di Messina. Intanto però le reazioni alla nota dell’ing. Giacobbe non si sono fatte attendere, in particolare dall’opposizione. Ad alzare la voce per primo è il partito Democratico che per bocca del suo segretario cittadino Giuseppe Grioli, si scaglia contro l’amministrazione Buzzanca, che a suo dire, si è dimostrata incapace di gettare le basi, per un piano di messa in sicurezza dei tanti torrenti presenti in Città e di aver perso tempo e fondi utili per la causa “di progetti cantierabili.
«Il dipartimento regionale Ambiente – ha affermato Grioli – ha chiuso la prima fase di attuazione del Por-Fesr 2007/2013, ma con tutta probabilità, tra circa un anno, l’avviso pubblico verrà riaperto alle stesse condizioni del primo. Entro quella data il Comune di Messina dovrebbe farsi trovare pronto e presentare dei progetti che permettano di ottenere finanziamenti per la messa in sicurezza».
Per il partito di centrosinistra a questo punto, diventa essenziale la creazione di un vero e proprio tavolo tecnico, che abbia la partecipazione dell’ Amministrazione Comunale, della Politica e del Genio Civile, affinchè venga affrontato una volta per tutte uno degli aspetti più importanti della messa in sicurezza del territorio di Messina.
Naturalmente l’affondo di Grioli ha avuto il consenso dei colleghi di partito presenti nei consigli di circoscrizione. Infatti sono almeno una ventina quei torrenti, che andando dalla Zona Nord a quella Sud della città, possono essere considerati “a rischio”: da Tarantonio a Bordonaro passando dall’ Annuziata a Zafferia. Un duro attacco verso il Sindaco è arrivato dal Consigliere comunale Felice Calabrò, che ricorda a Buzzanca come ancora non siano stati tolti i detriti dell’alluvione dell’1 marzo scorso, inoltre pone dubbi sull’azione di riqualificazione del waterfront “utile solo a riempire i giornali”.