E’ indispensabile tutelare l’utenza e i lavoratori, aumentare il personale e garantire gli investimenti
“Il presidio ospedaliero “Barone Romeo” di Patti necessita di risposte concrete che vadano in controtendenza rispetto all’evidente tentativo finalizzato al suo pesante ridimensionamento. La rete ospedaliera, pur nella non condivisibile qualificazione di ospedale di base che, a nostro avviso, dovrà al più presto essere rivista, ci ha consegnato la previsione di importanti unità operative da realizzare nel nosocomio pattese. Dobbiamo registrare che, a distanza di anni, quanto è stato formalmente previsto si scontra con la realtà dei fatti. Una realtà preoccupante caratterizzata dall’assoluta mancanza, in tantissimi reparti, del personale, sia medico che infermieristico, sufficiente ad offrire il necessario servizio sanitario ai cittadini-utenti del territorio. I dati sono tragici ed incontrovertibili: il pronto soccorso, rispetto alla dovuta dotazione organica, è carente di ben tre dirigenti medici e di due infermieri; mancano dieci dirigenti medici nel reparto di anestesia e rianimazione; inoltre, come se non bastasse, per garantire la corretta operatività delle sale operatorie vi è la necessità di almeno ulteriori 10 unità di personale infermieristico; mentre la struttura complessa di ortopedia, a causa della cronica carenza di personale, è da anni ridotta ad un ambulatorio. L’elenco delle pesantissime criticità è lungo e coinvolge quasi tutti i reparti. Spesso e volentieri il meritorio impegno del personale, che si è sobbarcato turnazioni assolutamente fuori dalle previsioni legislative, nonché al limite dell’umana sopportazione, ha sopperito alle mancanze dell’organico che doveva essere garantito in forza degli atti di programmazione” lo hanno dichiarato Ivan Tripodi, segretario generale della Uil Messina, Livio Andronico, segretario generale della Uil Fpl, e Placido Salvo, segretario aziendale Uil Fpl.
“Inoltre, sempre più spesso vengono interrotti i servizi e le prestazioni, come per esempio la recente parziale interruzione dell’emodinamica, con gravi disagi e rischi per l’utenza, già vittima di liste d’attesa con inaccettabili tempistiche. In tal senso, è opportuno rilanciare il tema, dirimente e fondamentale, riguardante la necessità di garantire il personale nel reparto di cardiologia, ovviamente allo stato sotto organico, e presso la emodinamica poiché si deve ricordare che l’ospedale di Patti è stato individuato come punto di riferimento nella rete tempo dipendente per l’infarto. Tenuto conto delle evidenti difficoltà che impattano pesantemente sulla reale fruizione del diritto alla salute per tutti i cittadini, ribadiamo, con forza, la richiesta di assegnare all’ospedale Barone Romeo tutte le risorse previste dalla pianta organica per garantire sia la sicurezza dei lavoratori che la qualità e la tempestività dei servizi per l’utenza stanca di assistere al cinico depauperamento del nosocomio di Patti” hanno così concluso Tripodi, Andronico e Salvo.