il progetto “Alla riscoperta dell’antico borgo di Castania” fa rivivere storia e memoria
A CASTELL’UMBERTO
I Tornabene, i Lanza, i Sollima… i padroni erano loro.
Dalle dimore fortificate, poste a monte, decidevano della vita e della morte. La in basso, stretti tra croci e blasoni, la gente comune, vita pulsante, dimensione umana del ciclo della vita scandito dall’alternanza delle stagioni e dalla quotidianità rurale e sociale. Erano contadini, allevatori, fabbri, lavandaie, ricamatrici, (quei giornali degli anni 70 erano proprio la ciliegina sulla torta) abili intrecciatori di vimini… E’ stato possibile ammirarli ieri grazie al lavoro degli insegnanti dell’Istituto comprensivo di Castell’Umberto diretto da Maria Miceli.
A spendersi per la buona riuscita del progetto il progetto “Alla riscoperta dell’antico borgo di Castania” finanziato per circa 2000 euro dall’Assessorato Regionale dei beni Culturali, Sarina Battagliola, Nadia Nibali, Maria Laura Tindiglia, Franco Meli e Piera Guidara. Prima, durante e poi pilastro portante sono stati gli alunni e i con loro e per loro i genitori.
E il pubblico, tanto pubblico come la manifestazione e lo scenario meritavano. Mostre, cartelloni, e tanta voglia di fare. E c‘erano pure la neo sindaca Veronica Armeli e gli assessori Marco Manera e Giuseppe Catania.
Il resoconto della giornata
Fiumi di parole o immagini? Immagini, tante che sicuramente rendono meglio. In fondo non è forse questo il giornalismo di domani?
Enzo Caputo
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