In questi due anni molto è stato fatto, come manifestazioni a Palermo e visite guidate per i ragazzi delle scuole che addirittura disconoscevano l’esistenza di quella porzione di città. E dire che stiamo parlando di una zona dove vi sono presenti tanti reperti storici, come i bastioni utilizzati nel 1861 come ultimo baluardo della città ai piemontesi invasori.
Tutto questo ormai da più trent’anni è abbandonato a se stesso nel degrado più totale, e nel mezzo si erge un mastodontico inceneritore costruito negli anni settanta e dismesso dopo pochi mesi, come simbolo di una realtà cittadina che proprio non vuole saperne di decollare. Questi giovani però hanno un sogno nel cuore, quello di fare di questa zona “la cartolina della città” dove creare un centro culturale e turistico sfruttando anche l’affaccio mare presente.
Le difficoltà però sono state molteplici a partire dal contrasto sulla gestione del territorio tra Ente Porto e Autorità Portuale, ma soprattutto la difficoltà a confrontarsi con chi ancora non si rende conto che la valorizzazione della zona non passa traverso le industrie e le loro attività. I ragazzi di ZDA hanno messo comunque spesso proposto dei piani di riqualificazione della zona ma dopo la bocciatura dell’Assessorato Regionale i Beni Culturali hanno risposto questa lettera: 3479230928 – 3498166711 – 3924697535
Ill.mo Sig.
Presidente della Regione Siciliana
On. Raffaele Lombardo
Ill.mo Sig.
Assessore Regionale al Turismo
Ch.mo Prof. Daniele Tranchida
Ill.mo Sig.
Assessore Regionale all’Istruzione e Formazione
Ch.mo Prof. Mario Centorrino
Ill.mo Sig.
Dirigente Generale Dipartimento Beni Culturali Regione Siciliana
Dott. Gesualdo Campo
Ill.mo Sig.
Commissario straordinario dell’Ente Autonomo Portuale di Messina
Dott. Rosario Madaudo
e, p.c
A tutti gli organi di stampa
LORO SEDI
Oggetto: Zona Falcata.
Preg. mo Presidente, Ch.mi Assessori, Gent.mo Dott. Campo,
siamo quei ragazzi “cattivi” che la sera non dormono perché trascorrono le notti in giro ad Amare Messina.
Nell’apprendere basiti che l’Assessorato Regionale ai Beni Culturali, nella persona del Dirigente Generale Dott. Gesualdo Campo, ha ritenuto l’intervento proposto dal Soprintendente di Messina – Dott. Salvatore Scuto – per il recupero, la valorizzazione e la gestione della Real Cittadella e la realizzazione del Centro di documentazione di arti contemporanee, Cdac, “non coerente con la linea d’intervento U.E. (qualificazione, tutela e conservazione del patrimonio storico-culturale anche attraverso azioni a sostegno di centri di eccellenza, di studio, documentazione e restauro)”, ci preme:
1) evidenziare lo stupore per la decisione assunta, considerato che il summenzionato Dirigente Generale ha operato professionalmente a Messina per anni e dovrebbe conoscere la Zona Falcata in ogni sua sfaccettatura; da ciò deriva la nostra incredulità per la bocciatura del progetto, che appare irrazionale, inverosimile e dettata più da logiche di “indirizzo politico” che da valutazioni oggettive.
Tuttavia, non avendo potuto visionare gli elaborati, e preferendo la dialettica alla demagogia, chiediamo al Dott. Campo di essere ricevuti presso l’Assessorato in audizione formale e/o in pubblico dibattito da convenirsi congiuntamente, al fine di instaurare un proficuo e costruttivo contraddittorio sul tema;
2) ricordare al Presidente Lombardo che in data 13 marzo 2011 in occasione del sopralluogo effettuato presso la sede della Marina Militare proprio alla zona Falcata, ha manifestato agli attivisti ed ai fondatori del network “Z.D.A.” la piena volontà di porre fine alle attività inquinanti delle industrie insistenti sull’area, manifestando le seguenti inequivoche parole: “Il Sindaco, il Presidente della Provincia, l’Autorità Portuale, l’Ente Porto, discutiamo insieme e poi renderemo conto alla città. Il Sindaco dirà che cosa insieme potremo fare. Troveremo un’intesa tra di noi per poter interloquire con la Marina e con le Ferrovie dello Stato. Mi rendo conto che questa è un’area, come dire, non utilizzata, quello che volete è che deve essere restituita allo sviluppo della città.
La cultura, a cominciare da questa Cittadella che va ripristinata e restaurata, e ho visto il Forte per la prima volta in vita mia. Poi, obiettivamente, tutto questo degrado … è un vero peccato. Sono d’accordo perfettamente”.
Sul punto si invitano i lettori della Gazzetta a visione il video con le parole del Presidente Lombardo su www.youtube.it (cercare le parole “zda lombardo”).
3) chiedere alla Presidenza della Regione, che ha ritenuto di prorogare il mandato al Commissario dell’Ente Porto, di trasmettere il Bilancio del predetto Ente unitamente al piano aziendale, al fine di comprenderne l’efficienza e di valutarne trasparenza e coerenza alla finalità pubbliche;
4) invitare gli Assessori regionali Centorrino e Tranchida, messinesissimi, ad intervenire urgentemente presso la Giunta regionale di Lombardo, ponendo la riqualificazione della Zona Falcata come priorità di Governo.
Segnatamente, si invita l’Assessore Centorrino, grande artefice del temerario acquisto dei derivati allorquando ricoprì l’incarico di Assessore comunale al Bilancio della Giunta Genovese, a mettere a disposizione della summenzionata giusta causa tutto il rigore scientifico che lo connota.
Altresì si invita in parte qua l’Assessore Daniele Tranchida, con il quale in un passato ancor prossimo abbiamo condiviso parte determinante del nostro cammino politico-attivistico, e pertanto riteniamo persona combattiva e militante, a voler incontrare la cittadinanza in un pubblico dibattito al fine di comprendere quali linee strategie intenda adottare per la Zona Falcata.
I ragazzi cattivi, fondatori del network “ZDA: Zona d’Arte Zona falcata”
(Piero Adamo) (Ferdinando Croce)
(Felice Panebianco) (Marcello Finocchiaro) (Ciccio Rizzo)
Antonio Macauda