Nonostante le turbolenze dello scenario internazionale, il settore bancario italiano vive una fase straordinaria
2023: un anno d’oro per le banche
La crisi economica e, soprattutto, la fiammata dell’inflazione che ha spinto la BCE ad aumentare vertiginosamente i tassi di interesse su prestiti e mutui hanno avuto ripercussioni negative sui consumatori, costretti a decidere cosa comprare e a cosa rinunciare, ma c’è anche chi ne ha giovato. Parliamo, ovviamente, delle banche, che chiudono l’anno con 43 miliardi di utili, a fronte dei 25 miliardi registrati nel 2022 e dei 16,4 miliardi del 2021.
Nonostante i timori dettati da uno scenario internazionale incerto, insomma, il settore bancario italiano sta vivendo una fase straordinaria. Le banche sono da sempre indispensabili intermediari senza le quali è praticamente impossibili effettuare transazioni finanziarie. Tutto ciò ha, chiaramente, un costo. Ma questo ruolo è destinato a cambiare in futuro? L’egemonia delle banche potrebbe essere messa in discussione, in un futuro non troppo lontano, dalla finanza decentralizzata.
La Finanza Decentralizzata è nata per offrire delle soluzioni innovative e si è diffusa in un periodo di grande disorientamento e sconcerto: la pandemia e la conseguente emergenza sanitaria. L’idea di base è quella di ricreare i prodotti e i servizi finanziari in un ambiente che non prevede l’intervento di intermediari e autorità, grazie al connubio tra finanza e tecnologia.
Cos’è la finanza decentralizzata?
La DeFi, abbreviazione di Decentralized Finance (in italiano, Finanza Decentralizzata, appunto), è un sistema ancora agli inizi ma che si sta evolvendo molto velocemente e potrebbe rivoluzionare completamente il settore dei servizi finanziari.
Questo sistema, infatti, permette agli utenti di effettuare le transazioni direttamente tra di loro, bypassando le banche e gli altri istituti finanziari. Ciò è possibile attraverso le crypto DeFi, criptovalute dedicate alla finanza decentralizzata. Alla tecnologia Blockchain, invece, è affidata la sicurezza delle operazioni.
DeFi: come funziona?
Le operazioni finanziarie effettuate tramite la DeFi sono regolate da speciali contratti detti smart contract (“contratti intelligenti”) che, grazie alla rete blockchain, sono immediatamente applicabili. Come tutti i contratti, anche gli smart contract stabiliscono delle condizioni, il cui rispetto da entrambe le parti consente l’esecuzione dello smart contract. Per automatizzare le procedure, la DeFi utilizza delle applicazioni decentralizzate note come dApp.
Un prerequisito essenziale è il possesso di un digital wallet, un portafoglio digitale dove poter conservare i propri asset digitali senza l’intermediazione di banche o istituti finanziari. Ciò comporta degli ovvi vantaggi: le transazioni sono più veloci e i costi nettamente più contenuti. Entrambi i vantaggi sono strettamente collegati all’obiettivo primario della Finanza Decentralizzata: eliminare la dipendenza dagli intermediari finanziari tradizionali, come le banche.
L’obiettivo principale della Finanza decentralizzata
La DeFi è nata per rendere le operazioni finanziarie più veloci, economiche, flessibili e accessibili. Ciò per emancipare gli utenti e liberarli dal vincolo della mediazione finanziaria. Dunque, la DeFi è nata per perseguire i seguenti obiettivi:
- Eliminare gli intermediari tradizionali, come banche e istituti di credito: Grazie agli smart contract, che si basano sulla blockchain, gli utenti possono effettuare le transazioni finanziarie senza la mediazione di terzi. Il che si traduce in un maggiore controllo sui propri fondi e in una riduzione dei costi da sostenere per effettuare le transazioni.
- Accesso finanziario globale: La DeFi intende garantire l’accesso finanziario a chiunque nel mondo, specialmente a quanti, attualmente, non hanno accesso ai servizi bancari tradizionali. Tutto ciò che serve per partecipare alle attività finanziarie, come prestiti, trading e il guadagno sui rendimenti dei propri conti deposito, è una connessione a Internet, anche dal proprio telefono, senza che venga effettuata alcuna verifica creditizia.
- Prestiti senza confini: La DeFi mette a disposizione piattaforme di prestito peer-to-peer che permettono agli utenti di effettuare prestiti direttamente tra loro, senza l’intervento di una banca. Questo sistema, insomma, mira a rendere più democratico l’accesso al credito e a ridurre la dipendenza dalle decisioni delle istituzioni finanziarie tradizionali. Il tutto con tassi di interesse decisamente più competitivi.
- Guadagnare attraverso la partecipazione: Gli utenti della DeFi possono guadagnare attraverso la partecipazione a protocolli finanziari decentralizzati, ad esempio, sugli interessi dei conti dei conti deposito, ma non solo. Si tratta di opportunità che potrebbero cambiare radicalmente il concetto di risparmio e investimento così come lo intendiamo oggi.
- Minimizzare il rischio di censura e frode: Grazie alla tecnologia blockchain, la DeFi offre una maggiore sicurezza e trasparenza. Le transazioni vengono registrate su una blockchain, che è pubblica, dove rimangono per un tempo indeterminato, il che riduce il rischio di frodi e manipolazioni. Inoltre, dal momento che chiunque può partecipare liberamente alle attività finanziarie senza restrizioni, non esiste praticamente alcuna censura.
Finanza decentralizzata: possibili applicazioni nel mondo reale
Ma come potrebbero cambiare, in concreto, le nostre abitudini quotidiane con la Finanza Decentralizzata? Un campo di applicazione pratico è quello dei rimborsi e dei risarcimenti. Ad esempio, nel settore assicurativo, la DeFi potrebbe rendere più veloci e facili da gestire le procedure di liquidazione o, nel caso di un volo in ritardo o cancellato per cui si ha diritto a un rimborso o a un risarcimento, questo potrebbe essere richiesto più facilmente, con tempistiche di liquidazioni più brevi.
La DeFi potrebbe, in futuro, consentire di aprire un mutuo senza recarsi in banca o stipulare polizze senza rivolgersi alle compagnie assicurative.
Le sfide che la Finanza Decentralizzata deve affrontare
A fronte dei tanti vantaggi che potrebbe apportare la diffusione della DeFi, è necessario tenere anche conto degli svantaggi e delle sfide che questo sistema deve affrontare per affermarsi. I principali rischi della DeFi sono, in sostanza, gli stessi della finanza tradizionale: la volatilità che caratterizza i prezzi delle criptovalute e le possibili crisi di liquidità.
Per la DeFi, poi, esiste anche il problema della sicurezza informatica e, in particolare, il rischio di attacchi informatici alla rete. La regolamentazione di un sistema così aperto e libero rappresenta anch’essa una sfida che la DeFi dovrà affrontare per affermarsi. Sfida che, come le altre, la decentralizzata potrebbe superare grazie all’evolversi della tecnologia.
Ma la finanza decentralizzata sta già offrendo nuove e reali opportunità per l’inclusione finanziaria, la partecipazione globale e la riduzione della dipendenza dalle istituzioni finanziarie tradizionali e non sorprende che abbia già attirato diversi investitori. Dunque, vale la pena monitorare le sue evoluzioni, anche per capire come possiamo adattarci a questa rivoluzione finanziaria in corso.