Esce per Gremese, in Italia, l’ultimo lavoro di Benjamin Hoffman, L’isola della Sentinella
Un romanzo che conferma la straordinaria capacità narrativa di un autore francese che in Francia e negli Stati Uniti, con la sua produzione letteraria, sta ammaliando un pubblico eterogeneo di lettori. Esce per Gremese, in Italia, l’ultimo lavoro di Benjamin Hoffman, L’isola della Sentinella: un mélange di noir, suspence, mistero, alla scoperta di un luogo inesplorato del pianeta, l’isola della Sentinella, situata a mille chilometri dalla costa dell’India, dove, sul finire del secolo, vive ancora l’ultimo popolo rimasto fuori dal mondo moderno, i Sentinellesi
Nessuno sa da dove provengano, che lingua parlino o quali siano le loro credenze: l’unica cosa certa è che da secoli respingono gli stranieri che si avventurano sulle loro coste, siano essi viaggiatori veneziani, coloni inglesi, naufraghi cinesi, bracconieri malesi, monarchi europei o missionari statunitensi.
L’autore narra racconta la storia di questa comunità remota e al contempo quella di Krish e Markus, due amici con interessi diametralmente opposti, ma tormentati dalla stessa ossessione, quella per l’isola “proibita”. Il primo è un antropologo di origine indiana sposato con una donna americana; l’altro è un editore newyorkese non sposato, erede di un’enorme fortuna accumulata nel mercato dell’arte.
Trasportato dal respiro dell’avventura, L’isola della Sentinella è una storia sull’amicizia e il trascorrere del tempo, sui rapporti di classe nell’America contemporanea e sulla distruzione di una coppia, con un occhio rivolto alla necessità di fuga da una globalizzazione sempre più opprimente e al mistero dell’unico popolo che continua ad essere totalmente tagliato fuori dalla civiltà moderna.