L’ex Asilo Calcagno di Vaccarella è destinato a diventare il Museo delle arti marinare
Riprenderanno presto i lavori di recupero dell’ex Asilo Calcagno di Vaccarella, edificio destinato a diventare il Museo delle arti marinare. Gli uffici del settore lavori pubblici di palazzo dell’Aquila dopo aver risolto il rapporto contrattuale con la ditta “Sgro Alberto Alvaro” di Maletto, versando la somma (33 mila euro) certificata dalla direzione lavori per le opere svolte sino al momento dello stop, hanno aggiudicato i lavori, previo interpello, alla ditta Flli. Destro di Tortorici. Quest’ultima si era classificata al secondo posto nella gara espletata a suo tempo dalla Centrale Unica di Committenza, con un ribasso del 30,9 per cento rispetto alla base d’asta.
Il costo preventivato dell’intervento è di un milione di euro finanziato con fondi concessi dalla Regione al Comune di Milazzo – Assessorato delle Infrastrutture e della mobilità – con D.D.G. 829/2022.
“Siamo pronti a far ripartire il cantiere – afferma l’assessore ai lavori pubblici Santi Romagnolo – dopo che gli uffici avranno perfezionato il contratto con la nuova ditta appaltatrice. L’iter di chiusura del rapporto con la precedente ditta è stato definitivamente concluso. Attività – è bene sottolinearlo – effettuate dalla Direzione dei lavori che, alla presenza del Rup e della Ditta, ha ispezionato l’area di cantiere sulla scorta del progetto appaltato, accertando e quantificando le prestazioni rese dall’appaltatore, giungendo appunto a quantificare la somma complessiva di 33 mila euro ”. L’esponente della giunta Midili ha altresì ritenuto opportuno precisare che questo importo riconosciuto alla Ditta appaltatrice non ha colmato i costi sostenuti dalla stessa, come arbitrariamente asserito da taluni quotidiani locali, ma è il risultato della “cristallizzazione” delle prestazioni verificate e riconosciute dalla Direzione dei lavori all’esito dello stato di consistenza, delle verifiche progettuali. Successivamente, gli uffici comunali sono riusciti ad evitare l’insorgere di potenziali contenziosi, con reciproca rinuncia di qualsivoglia pretesa, al fine di non dilatare ulteriormente i tempi per la ripresa dei lavori”.