Mario Incudine, cantautore e cuntastorie, è una delle voci più apprezzate della nuova canzone siciliana. E ieri sera a Ficarra ha dato conferma che puntare su di lui è stata una scelta vincente ed unica. Insieme a lui Antonio Vasta (fisarmonica, organetto, pianoforte)
e Pino Ricosta (percussioni)
Mario Incudine è stato l’artefice di uno spettacolo intimo, lieve e poetico che attinge alla musica tradizionale per proiettarsi in uno moderno in cui la radice della tradizione siciliana si fa viva e ricca di spunti creativi.
Un cammino in musica fatto di suggestioni e sacralità dei ricordi tra famiglie e riti santi, canti dei migranti, quelli di lavoro e delle novene. Un sound che Incudine, anche a Ficarra, fa risuonare in chiave contemporanea con arrangiamenti minimalisti che esaltano la vocalità e la profonda musicalità e comunicabilità della lingua siciliana.
L’evento si incastona nella rassegna che ha altri due appuntamenti, l’8 agosto ospitando “Multiverso” di Dario Naccarie il 23 agosto con Dario Campisi – trio.
Sono canzoni – evidenzia Mauro Cappotto, che ha fortemente voluto questo concerto – ‘scordate’, quelle cantante nelle miniere, nei campi di grano della Sicilia dei primi del Novecento, nelle sedi dei sindacati dei lavoratori, nelle chiese di campagna.
Sono canzoni “scordate” anche nel senso musicale del termine, poco accordate, di quelle suonate dai barbieri, dai contadini, da musicanti improvvisati, da cantori poco intonati, ma che conservano tutta l’anima della Sicilia.
E’ stato un concerto di teatro-canzone, perfettamente calibrato per un’estate Ficarrese senza “parasigna” dove il pubblico diventa parte dello spettacolo, dove le voce sussurrando all’orecchio dello spettatore lo porta dentro i vicoli anche di quella Ficarra di ieri e di oggi.
Altre chicche del programma ficarrese nei prossimi giorni
Nel programma da seguire il 2 agosto l’appuntamento con la grande lirica. In scena “la Bohème”, un omaggio a Giacomo Puccini, in piazza Badia.
Mentre oggii, 30 luglio, ci sarà il sentito omaggio a Tano Cuva, che a Ficarra era davvero di casa. Alle 21,00 l’apertura di una mostra fotografica ed alle 22 un dibattito intorno alla figura di Tano Cuva legandola alla storia del gruppo Folk I Nebrodi.
Giorno 1 agosto ritorna la notte dedicata al “Silent”