Sono quelle dell’ing. Francesco Natoli. Con un post dice la sua, la l’ha fatto anche in altra sede, sugli interventi a prevenzione di future alluvioni.
Analisi dei problemi e delle soluzioni proposte
Nella tarda serata del 18 agosto, un episodio critico ha interessato il Burrone Pozzo, un corso d’acqua situato all’altezza dell’insediamento edilizio “Cooperativa 112”. L’evento, non nuovo, ha sollevato gravi preoccupazioni tra i residenti e gli esperti locali riguardo alla gestione e alla sicurezza dei lavori in corso nella zona.
Il Burrone Pozzo, durante il suo percorso, ha subito un evento di erosione significativo. All’altezza di un salto del suo corso, l’alveo in cemento è stato gravemente compromesso, portando al trasporto di detriti e rifiuti verso valle. Questo ha provocato il crollo di un tratto di muro in pietra, risalente a circa 200 anni, situato nella zona vicina a Piazza Merenda ha causato danni visibili e ha destato preoccupazione tra i cittadini e le autorità locali.
i Lavori in corso
Attualmente, i lavori tendono prevedono la canalizzazione e l’intubamento dell’acqua all’interno di pozzetti prefabbricati in cemento con sezione di circa 1 metro per 1 metro.
Tuttavia, questa proposta solleva alcuni interrogativi critici che possono essere riassunti:
Manutenzione e ispezionabilità: I pozzetti prefabbricati in cemento, come quelli proposti, sono notoriamente difficili da ispezionare e manutenere. La mancanza di accesso diretto per la pulizia e la manutenzione può comportare un accumulo di detriti e rifiuti, che potrebbe aggravare ulteriormente i problemi di gestione delle acque.
Adattamento alle condizioni ambientali: La riduzione dell’alveo del Burrone Pozzo e la canalizzazione attraverso pozzetti prefabbricati potrebbero non essere sufficienti per gestire adeguatamente eventi meteorologici intensi. Il rischio è che il sistema non riesca a sopportare un aumento del volume d’acqua durante forti piogge, portando a nuove problematiche di erosione e accumulo di detriti.
Sostenibilità a lungo termine: È fondamentale valutare se la soluzione proposta sia sostenibile nel lungo termine. Un’alternativa potrebbe essere quella di rivedere il progetto per includere sistemi di gestione delle acque pluviali che permettano una maggiore flessibilità e adattabilità alle condizioni variabili del territorio.
Considerazioni
L’intervento dell’Ing Francesco Natoli, con specifiche esperienze professionali, analizza la situazione attuale che per lui richiede una riflessione approfondita sulla logica e le motivazioni che guidano l’intervento idraulico in corso. È essenziale che le autorità competenti e i progettisti forniscano una spiegazione chiara e dettagliata riguardo alla scelta della soluzione proposta e alle sue implicazioni.
Per Natoli è importante che i cittadini di Brolo, specialmente quelli residenti nelle aree interessate, abbiano il diritto di essere informati sui motivi e sui benefici attesi dell’intervento. La trasparenza nella comunicazione e la considerazione delle preoccupazioni locali sono fondamentali per garantire che le misure adottate siano efficaci e sostenibili. È cruciale che la gestione delle acque e la progettazione infrastrutturale si orientino verso soluzioni che rispettino e si integrino con le caratteristiche naturali del territorio, evitando approcci che potrebbero rivelarsi problematici nel tempo.
L’ing. “Ciccio” Natoli, alla fine evidenzia: “Non dico per far polemica. Ma francamente per me è utile invece segnalare i rischi per tempo, Su questi temi mi sento ferrato e non ho dubbi. Sento il dovere morale e professionale di dire la mia”.
Il post
Nella tarda serata del 18 agosto il Burrone Pozzo, all’altezza più o meno dell’insediamento edilizio “Cooperativa 112”, nelle prossimità di un salto nel suo percorso ha prima scavato il proprio alveo, in quel tratto in cemento, trasportando con se detriti e rifiuti, subito a valle ha fatto crollare un tratto di muro in pietra che era lì da almeno 200 anni e nella zona di Piazza Merenda, Pizza Express, Bar dei Portici causato i danni noti a tutti.
Dunque, come si vede da queste foto (di un paio di giorni fa…nel frattempo i lavori proseguono – NDR) la soluzione ad eventuali problemi futuri in concomitanza di piogge intense sarebbe ridurre ancor di più l’alveo del Burrone in prossimità del centro abitato “ntrummannulu”(canalizzandolo, intubandolo) in questo canale composto da pozzetti prefabbricati in cemento di sezione 1m x 1m circa, non ispezionabili e quindi non facilmente manutenibili e pulibili?
Francamente, pur sforzandomi, non ne capisco la ragione…non la capisco proprio.
Certamente i cittadini brolesi, specialmente i residenti in quella zona, saranno edotti da chi di dovere sulla logica e le motivazioni di questo intervento idraulico.
A Brolo c’è qualcuno che sta sfidando la natura.
E la natura prima o dopo si riprende sempre quanto era suo.