FANTAPOLITICA MA NON TROPPO – La polpetta avvelenata
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FANTAPOLITICA MA NON TROPPO – La polpetta avvelenata

Rimpasto. Polpetta avvelenata. Discesa in campo di Piersilvio Berlusconi?

l’analisi politica

Nelle ultime settimane, il panorama politico italiano è stato agitato da una serie di eventi che potrebbero segnare un importante cambiamento nell’assetto del governo e nelle alleanze interne alla maggioranza. Al centro del dibattito ci sono le dimissioni del ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, un presunto attacco orchestrato contro Fratelli d’Italia (FdI), e l’ipotesi di un “Meloni bis” con un rimpasto di governo che coinvolgerebbe quattro ministri chiave.

Ma è davvero tutto come sembra?

O c’è una “polpetta avvelenata” dietro questa trama politica? E cosa potrebbe avere a che fare tutto ciò con la possibile discesa in campo di Piersilvio Berlusconi?

Le dimissioni di Sangiuliano: solo la punta dell’iceberg?

Il ministro Sangiuliano si è recentemente dimesso, ufficialmente per motivi personali, ma molti vedono dietro le sue dimissioni una strategia più ampia. Francesca Boccia, nota imprenditrice 41enne, è stata indicata da alcuni insider come la possibile mente dietro un attacco mirato a destabilizzare FdI, mettendo nel mirino figure di spicco del governo Meloni. Boccia ha pubblicamente rivelato dettagli sulla sua vita privata e quella di Sangiuliano, suggerendo che le dimissioni del ministro potrebbero essere il primo passo di un piano più grande.

Secondo voci di corridoio, Boccia potrebbe essere l’elemento chiave di una “polpetta avvelenata” messa in atto da Forza Italia (FI) per colpire Giorgia Meloni e il suo partito, forse con l’intento di spingere per un rimpasto e preparare il terreno per un Meloni bis. In questo contesto, le dimissioni di Sangiuliano potrebbero servire a creare un precedente e a facilitare l’uscita di altri ministri.

Ministri nel mirino: Lollobrigida, Santanché, Fitto e Crosetto

Tra i nomi circolati come potenziali bersagli del rimpasto troviamo il ministro Francesco Lollobrigida, considerato uno degli uomini più vicini alla Meloni, e Daniela Santanché, da tempo sotto il riflettore per questioni legate alla gestione di Visibilia. Sebbene non esista alcuna condanna ufficiale nei suoi confronti, l’eco mediatica attorno alla vicenda potrebbe rendere la sua posizione più fragile. Il ministro degli Affari Europei, Raffaele Fitto, potrebbe invece lasciare l’esecutivo per trasferirsi a Bruxelles come Commissario UE, incarico che aprirebbe un’importante casella nel governo italiano. Anche il ministro della Difesa Guido Crosetto è stato al centro di rumors, non solo per il suo peso politico, ma anche per presunte avance ricevute da Boccia. Un intreccio di politica e vita privata che potrebbe rendere la sua posizione più complicata.

Forza Italia e la regia di Piersilvio Berlusconi?

Dietro questa operazione di destabilizzazione ci sarebbe, secondo alcuni analisti, Forza Italia. La formazione politica fondata da Silvio Berlusconi potrebbe vedere in questa fase di turbolenza l’opportunità di recuperare spazio politico e ottenere alcuni ministeri strategici, magari facendo leva sull’uscita di Fitto e la pressione su Santanché e Crosetto. La vera sorpresa, però, potrebbe arrivare da Piersilvio Berlusconi, figlio del compianto leader di FI, che si starebbe preparando a scendere in campo già ad ottobre. Secondo i rumors, Piersilvio o sua sorella Marina Berlusconi potrebbero essere pronti a prendere le redini del partito e intervenire in modo più diretto sulla scena politica. Questa mossa potrebbe rispondere a una necessità di rinnovamento all’interno di FI, che dopo la scomparsa di Silvio Berlusconi sta cercando di ridefinire il proprio ruolo e la propria leadership.

Il malumore del Quirinale

A complicare ulteriormente il quadro, si parla di un certo malumore al Quirinale. Le continue tensioni politiche e le indiscrezioni che circolano nei palazzi del potere avrebbero irritato il Presidente della Repubblica, che si troverebbe a fare i conti con un governo che rischia di andare in crisi a causa di manovre interne e giochi di potere. Alcune fonti riferiscono che al Colle si starebbe perdendo la pazienza nei confronti di “questi masanielli”, un termine che indica figure politiche caotiche e imprevedibili.

Il vertice Meloni-Salvini-Tajani: decisioni dietro le quinte

In risposta a questi sviluppi, nella serata di ieri si è tenuto un vertice d’urgenza a Palazzo Chigi tra Giorgia Meloni, il vicepremier Matteo Salvini e il coordinatore di FI Antonio Tajani. Il rimpasto di governo è stato il tema principale dell’incontro, con l’ipotesi di sostituire alcuni ministri per stabilizzare la maggioranza e respingere le tensioni interne.

Non è chiaro se le dimissioni di Sangiuliano siano state decise proprio durante questo vertice, ma sembra evidente che ci sia una forte volontà di riorganizzare il governo per evitare che la crisi interna si estenda ulteriormente.

La partita è appena iniziata

Se i rumors dovessero concretizzarsi, il prossimo ottobre potrebbe vedere non solo un rimpasto di governo, ma anche l’ingresso di nuovi protagonisti sulla scena politica italiana. Piersilvio Berlusconi potrebbe essere l’asso nella manica di FI per mantenere il controllo su una maggioranza sempre più fragile, mentre Giorgia Meloni dovrà dimostrare di saper gestire le pressioni interne e le critiche, preparando magari un Meloni bis con una squadra rinnovata.

Le prossime settimane saranno decisive per capire se si tratta solo di fantapolitica o se ci troviamo davvero di fronte a una svolta epocale per il governo italiano. In tutto questo è importante analizzare anche il ruolo avuto da Sallusti e dal suo “Giornale”.

8 Settembre 2024

Autore:

redazione


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