Qualche giorno fa abbiamo segnalato su facebook alcuni dei tantissimi casi di scuole pericolanti che oggi giorno mettono a rischio la nostra salute e la nostra sicurezza.
Grazie alla giornalista Mila Spicola (che anche oggi ne scrive sull’Unità), queste denunce (in particolare la pessima condizione dei Licei Classico e Scientifico e dell’IPSIA in affitto, di altre scuole con crepe e muri pericolanti come l’Istituto Tecnico Industriale e il Liceo Artistico nella città di Mazara del Vallo, del Liceo socio-psico-pedagogico con i tetti in amianto nella città di Castelvetrano e il Liceo Classico il cui tetto è crollato la scorsa estate durante gli esami di stato a Trapani) sono arrivate all’attenzione del ministro Barca.
Il ministro, ricevuta la segnalazione della scrittrice siciliana, ha risposto su twitter ringraziando i ragazzi della Rete degli Studenti di Mazara del Vallo e comunicando l’impegno del governo per la messa in sicurezza delle scuole di Castelvetrano e Mazara e il progetto di intervento della regione sul liceo Classico di Trapani.
Dopo tre anni di governo Berlusconi e di Ministro Gelmini contraddistinti da un’assoluta mancanza di interesse per i problemi veri delle scuole e assenza di volontà di ascoltare e dialogare con gli studenti e tutto il mondo della scuola,riteniamo un segnale importante che un ministro ascolti l’esigenze e i problemi che vivono gli studenti e si attivi per risolverli e soprattutto che lo faccia utilizzando un linguaggio innovativo come quello dei social network.
La situazione dell’edilizia scolastica in Sicilia e in tutta Italia però è veramente disastrosa e riteniamo che non ci sia più tempo da perdere: esigiamo misure immediate, a partire dai finanziamenti, dalla pubblicazione dell’anagrafe nazionale sull’edilizia scolastica.
Da anni lavoriamo su questo tema, solo questo autunno abbiamo portato in piazza migliaia di studenti sul tema dell’edilizia scolastica, stiamo diffondendo in tutte le scuole dei questionari sulla sicurezza e vivibilità delle nostre scuole e continuamente lanciamo allarmi su situazioni al limite come quella delle scuole di Barcellona Pozzo di Gotto che non erano a norma già prima dell’alluvione e che ora sono praticamente distrutte nonostante gli studenti continuino a frequentarle ogni giorno.
Per questo invitiamo il ministro Barca, il ministro Profumo, il sottosegretario Marco Rossi Doria e tutto il governo a non avere un’attenzione sporadica su questo tema, che a nostro avviso è lo scandalo vero della scuola pubblica e dell’Italia tutta, ma a prendere provvedimenti seri e immediati.
UFFICIO STAMPA RETE DEGLI STUDENTI MEDI SICILIA
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