C’è la piccola Dyana (5 anni) e il suo papà. Le due amiche siciliane e la donna di Biella (30 anni) per cui il marito continua a sperare da giorni.
Sono sei, in tutto, gli italiani che ancora oggi risultano dispersi dopo la tragedia della Costa Concordia all’isola del Giglio.
Anche se – forse – qualcuno di loro è tra i cinque corpi recuperati nella tarda mattinata di ieri.
Sempre ieri – qualche ora prima del ritrovamento – l’unità di crisi della Protezione Civile della provincia di Grosseto aveva indicato 29 dispersi: 6 italiani, 14 tedeschi, 4 francesi, 1 Ungherese, 2 statunitensi, 1 indiano, 1 Peruviano.
Il capo della Protezione Civile, Franco Gabrielli, ha però precisato in conferenza stampa che l’elenco dei dispersi fa riferimento a una lista passeggeri approssimativa, fondata soprattutto sui nomi “rivendicati”, cioè di cui sono state chieste notizie dai familiari o dai consolati.
La lista ufficiale dei passeggeri della Costa Concordia è ancora sulla nave arenata di fronte all’isola.
“La Stampa”, oggi, ha smentito le cifre ufficiali e parlato di una lista segreta con 40 dispersi, di cui 10 italiani.
Vediamo di capire chi sono gli italiani, dispersi nelle acque dell’isola del Giglio.
C’è il giovane papà di Rimini, William Arlotti e la sua bimba di 5 anni Dyana.
Si erano concessi la vacanza nel Mediterraneo insieme alla fidanzata di William, Michela, sopravvissuta ma distrutta dalla loro scomparsa.
Il papà della piccola – ricorda Michela – non aveva il salvagente, non ce n’erano più.
Lei ha visto Dyana scivolare e scomparire nell’acqua insieme al papà. Membri dell’equipaggio la rassicurano: li abbiamo recuperati. Ma era una bugia detta a fin di bene per farla mettere in salvo.
La sposa Maria e le due amiche siciliane
Si cerca ancora, poi, la sposa di Biella Maria D’Introno (30 anni), nell’immagine sotto con il marito Vincenzo. Era in crociera con la famiglia di lui, per festeggiare le nozze d’oro dei suoceri.
“Si è buttata in acqua, aveva addosso il salvagente ma poi non l’ho più vista”: racconta disperato il marito.
Poi ci sono le due amiche siciliane, Maria Treccarichi e Luisa Virzì – di 50 e 49 anni – salite su una scialuppa ma mai sbarcate.
Il batterista di Alberoberllo
C’è Giuseppe Girolamo, batterista di Alberobello (Bari) diplomato al Conservatorio che da un mese lavorava nel gruppo di animazione della Costa.
Sul sito di “Chi l’ha visto?” c’è una pagina dedicata a lui: Giuseppe Girolamo, 30 anni, musicista professionista, era imbarcato da un mese circa sulla nave Costa
Al momento dell’incidente stava suonando in una delle sale ristorante. E’ stato visto da un collega nella scialuppa di salvataggio numero 1, dalla quale poi è stato fatto scendere, prima che fosse calata in mare.
L’ultima volta è stato visto sul ponte 4 o 5. Indosava un giubbotto salvagente. I familiari non sono riusciti a mettersi in contatto con lui né hanno avuto sue notizie dalla compagnia armatrice.
Gli altri nomi de La Stampa
Per “La Stampa” ci sono poi gli altri nomi, “di cui non siamo in grado di precisare la provenienza geografica – scrive il quotidiano – per colpa di quel comunicato ufficiale incompleto e contraddittorio”.
Si tratta di: Giuseppina Belperio, Laura Farese, Laura Moda, Maria Giuseppina Zinini.