Un riconoscimento prestigioso, una carriera straordinaria e una passione inesauribile per il tennis. Carmelo Arasi è stato insignito del PTR ITALY PRO OF THE YEAR 2024, un titolo di enorme rilievo, già assegnato in passato a figure illustri del mondo tennistico.
E commentando il riconoscimento il Maestro brolese ricorda, ringrazia e con grande umiltà si racconta
“Ricevere un riconoscimento così importante è un grande onore. È un premio che arriva alla fine di un lungo viaggio nel meraviglioso mondo del tennis, un percorso che è iniziato nel 1995 con un viaggio di 20 ore in treno dalla mia Brolo, in provincia di Messina, fino a Merano. Allora avevo un sogno e tanta voglia di imparare, e devo ringraziare Daniel Panajotti per avermi incoraggiato a intraprendere questa strada” – racconta Arasi con emozione.
Da quel primo corso USTPR a Merano, che gli permise di ottenere la qualifica internazionale di “Professional”, ha preso avvio una carriera costellata di impegno, dedizione e successi, mantenendo sempre lo stesso entusiasmo degli esordi.
Un grazie speciale, Arasi lo rivolge alla PTR, la più grande associazione di insegnanti di tennis al mondo, con oltre 16.500 associati in 125 paesi: “Ringrazio tutta la famiglia PTR e in particolare il presidente di PTR Italia, Luciano Botti, che ha pensato a me, regalandomi un’emozione indescrivibile.”
Il premio è anche un’occasione per riflettere su un percorso ricco di incontri e relazioni che lo hanno arricchito. “Dedico il PTR ITALY PRO OF THE YEAR 2024 a tutte le persone che ho incontrato in questo lungo viaggio: allievi, genitori, dirigenti, colleghi, amici e non. Da tutti loro ho imparato qualcosa che mi ha reso migliore.”
Non mancano, però, le parole più intime e toccanti, dedicate ai suoi affetti più cari: “Permettetemi di condividere questa gioia con Greta e Lorena, che sono la mia vita. A loro ho tolto tanto tempo per dedicarmi al tennis e oggi sento di avere un debito da recuperare. E grazie a mio fratello, a cui di nascosto prendevo la sua fiammante racchetta in legno: è grazie a lui che ho scoperto il tennis.
Un ringraziamento speciale va anche a Carmelo Fonti, che mi ha fatto amare questo sport, e a Giuseppe Caltabiano, il mio unico maestro, che con il suo esempio mi ha indicato la via dell’insegnamento.”
Arasi non dimentica le sue radici
“Grazie al Circolo Tennis Brolo, la mia seconda casa, forse la prima, che mi ha permesso di realizzare il sogno di insegnare tennis nella mia amata Brolo. E grazie agli amici dirigenti del Tc Rocca di Caprileone, per la fiducia e il supporto quotidiano.”
Infine, il pensiero più profondo e commosso va alla famiglia: “Il grazie più grande va ai miei meravigliosi genitori, che mi hanno permesso di studiare e inseguire i miei sogni, facendo per me grandi sacrifici. Mio papà, in particolare, oggi sarebbe orgoglioso di questo traguardo.”
Da Brolo a Merano, passando per Brescia e altre tappe importanti, la carriera di Carmelo Arasi è la testimonianza di come impegno, passione e gratitudine siano le chiavi per raggiungere i traguardi più prestigiosi. Un percorso che continua a ispirare tanti giovani atleti e insegnanti, e che oggi trova un riconoscimento meritato a livello internazionale.
“Grazie a tutti!”, conclude Arasi, con l’umiltà di chi, pur raggiungendo vette straordinarie, non dimentica mai il punto di partenza.
il commento a caldo dopo aver ricevuto il premio