Attesa per oltre un anno, la processione del Giovedì Santo a Caltanissetta rappresenta uno dei momenti più intensi e identitari dell’intera Settimana Santa.
È l’evento simbolo che unisce fede, tradizione e appartenenza in un rito collettivo che coinvolge l’intera comunità nissena e attrae ogni anno centinaia di visitatori da tutta Italia.
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Per un giorno, la città si trasforma in un grande palcoscenico a cielo aperto: carico di emozioni, luci e suggestioni, dove ogni angolo racconta una storia, ogni volto rivela un senso profondo di attaccamento alla propria terra. È la giornata in cui ogni nisseno, anche chi vive lontano, sente un richiamo viscerale verso casa.
Un legame indissolubile che trova la sua massima espressione nella storica processione delle Vare, i grandiosi gruppi scultorei che raffigurano le scene della Passione di Cristo e che percorrono le vie del centro cittadino in un cammino solenne.
Il fermento inizia fin dalle prime ore del mattino e cresce fino al tramonto, quando le Vare iniziano il loro tragitto, accompagnate dal suono delle bande musicali, dalle luci soffuse dei lampioni, e dallo stupore del pubblico. Alle soste previste lungo il percorso, il cielo si accende con i fuochi pirotecnici, in un contrasto emozionante tra la festa popolare e il raccoglimento religioso che prelude al silenzio del Venerdì Santo.
Anche quest’anno sono attesi numerosi turisti, attratti dalla forza evocativa di una tradizione che non smette mai di emozionare. Per i nisseni è un rito, per chi arriva da fuori è un’esperienza autentica, un’immersione in un patrimonio culturale e spirituale che va ben oltre la religione: è identità viva, da tramandare e da condividere.