SCATTI – La “Cursa i San Liu”: la foto che racconta l’anima di una tradizione
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SCATTI – La “Cursa i San Liu”: la foto che racconta l’anima di una tradizione

Quella di PierAngelo Contessa

Nella notte di Pasqua, tra fumo, passi affrettati e luci tremolanti, a Sinagra si rinnova un rito antico: la “Cursa i San Liu”, la corsa del Santo.

Uno scatto potente e suggestivo del fotografo PierAngelo Contessa riesce a catturare l’essenza di questo momento sospeso tra sacro e popolare, tra arte e antropologia.

In bianco e nero, l’immagine ritrae la statua di San Leone, illuminata da un bagliore quasi mistico mentre attraversa la folla nel cuore della notte. La scena è avvolta dalla nebbia dei “fuochi”, le silhouette dei portatori si fondono con l’oscurità, lasciando emergere solo il gesto benedicente del Santo.

Una composizione elegante e intensa, che va oltre il semplice documento visivo: è un racconto emozionale.

Ma dietro la bellezza estetica c’è molto di più.

La corsa del Santo, che parte dalla chiesetta di campagna dedicata a San Leone per raggiungere il centro del paese, è una processione lunga oltre quattro ore. I devoti avanzano con un passo ritmato: due avanti e uno indietro, simboleggiando l’indecisione del Santo a lasciare Catania per tornare a Sinagra. Un rituale carico di significato, che si conclude con la corsa sul ponte all’ingresso del paese, dove San Leone “va incontro” al suo popolo.

Un tempo, queste processioni avevano un forte carattere penitenziale. In Sicilia, durante periodi di carestie o pestilenze, si correva per scongiurare il contagio — lo imponevano perfino gli editti reali. Oggi, quel gesto è diventato memoria collettiva: si corre per ricordare, per onorare una devozione che resiste al tempo.

Lo scatto di Contessa (scelto tra centinai di immagine che inondano il web) restituisce tutto questo: non solo la bellezza del momento, ma anche la profondità antropologica di un rito che parla di identità, fede e appartenenza.

In particolare, l’immagine della statua che attraversa un vicolo stretto, avvolta nella nebbia, è tra le più potenti: quasi un’apparizione, un passaggio tra passato e presente.

In un tempo in cui tutto corre veloce, a Sinagra si continua a correre per non dimenticare.

22 Aprile 2025

Autore:

redazione


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