Scadrà il prossimo 29 febbraio, il termine ultimo, per la consegna delle schede del Censimento 2011.
Le schede consegnate da Messina, per ora, ammontano a 812.716, di queste ben 33.315 sono stati compilati via web, 28.507 sono stati consegnati nei centri comunali, 15.059 negli uffici postali e 5.835 consegnati ai rilevatori.
I dati insomma sembrano essere incoraggianti, nonostante i problemi incorsi che, in un primo momento, avevano fatto scattare l’allarme visto che Messina doveva confermare i 250 mila abitanti per mantenere lo status di Città Metropolitana.
È proprio questo il primo obbiettivo che si è prefissato l’assessore all’E-governament, Giorgio Muscolino, all’indomani della sua nomina avvenuta lo scorso 9 gennaio quando prese il posto del dimissionario Santalco “a poco più di dieci giorni dalla conclusione del termine – spiega l’assessore Muscolino – su 103 mila schede, ben 82 mila sono già state consegnate.
Fin dal mio insediamento mi sono posto il problema di accelerare l’iter di consegna affinchè la città non perdesse lo status di Città Metropolitana”. L’esponente della giunta Buzzanca però giudica prive di fondamento le critiche, di chi vede nella pubblica amministrazione, la maggiore responsabile dell’eccessiva lentezza nella consegna delle schede del Censimento, anzi ricorda il gran lavoro svolto fin’ora nonostante le tante difficoltà“purtroppo ben 37 mila schede dalle Poste sono tornate indietro all’Istat di Roma, ciò naturalmente – continua Muscolino – ha provocato un rallentamento nelle operazioni di consegna dei moduli, ma viste le notevoli problematiche, non certamente provocate da noi, essere a questo punto a dieci giorni dalla scadenza è un miracolo e dispiace che su questo punto ci siano state critiche infondate frettolose verso chi invece sta svolgendo un ottimo lavoro”.
Ma da cosa nasce il problema delle 37 mila schede rispedite a Roma e non consegnate?
La risposta va cercata in una toponomastica obsoleta in molti tratti della città, in particolar modo in quelle zone che rispondono alla voce “isolato” o “villaggio”, come spiega il Direttore del dipartimento di Statistica Maurizio Mondello “purtroppo Messina ha una suddivisione particolare – spiega Mondello – soprattutto negli indirizzi degli abitanti della periferia spesso si crea confusione vista la presenza di molti “villaggi” e “isolati” che giustamente risultano sconosciuti all’Istat di Roma. E così – continua Mondello – capita che vi sia la stessa via ma in villaggi diversi, naturalmente non trovando il soggetto i modelli sono tornati indietro.
Certamente non abbiamo la presunzione di dire di essere al livello di realtà come Brescia, ma vista la popolazione numerosa di Messina e le difficoltà avute direi che gli uffici hanno svolto un ottimo lavoro. Inoltre mi preme sottolineare come, nonostante tutto, i cittadini messinesi siano sempre stati collaborativi in particolar modo quelli provenienti da altri paesi”.
Ci sarà tempo fino al 29 febbraio per consegnare i moduli del Censimento e chiunque non lo farà, non solo rischia sanzioni pecuniarie, ma anche sanzioni di tipo amministrativo come la cancellazione dall’anagrafe locale.
Antonio Macauda