Il Partito dei Comunisti Italiani ritiene che l’unitàdi crisi convocata dal Sindaco Buzzanca, per arrivare alla conclusione che: «non c’è allarmismo, ma la dotazione prevista non è sufficiente», sia ancora una volta la solita politica dei proclami che è, oramai, diventata uso e costume dell’amministrazione comunale .
«Distribuiremo un vademecum ai cittadini e in particolare nelle scuole con i consigli utili». «La dotazione – dice il primo cittadino – di vaccini prevista per la cittàdi Messina non è sufficiente: si parla di 7 mila e 500 vaccini, ne servono almeno dieci volte tanto».
Se la matematica non è un’opinione, il Sindaco prevede che la cittàsaràcolpita da almeno 80.000 casi influenzali.
Di febbre suina si parla da tempo e si è dovuto arrivare all’eccesso per sentirne “articolare parole†nella nostra città.
I fatti di cronaca legati all?influenza “A†preoccupano, e non poco, i cittadini messinesi.
Il Pdci domanda quando saràpossibile trovare in commercio il vaccino? Quale misure intende intraprendere l’amministrazione comunale ora che gli istituti scolastici hanno ripreso a tempo pieno? Quali le misure preventive che saranno adottate per evitare contagi negli uffici pubblici? Il sindaco pensa di risolvere la questione con la distribuzione di solo materiale informativo come se questo fosse il vaccino contro cura per influenza?
La salute dei cittadini viene prima di tutto. Buzzanca si attivi con il suo governo amico affinché nel più breve tempo possibile Messina sia veramente in grado di affrontare la grave pandemia che ha giàfatto vittime in città. Se non è in grado di farlo, invece di vendere fumo, si dimetta.
Antonio Bertuccelli, segretario provinciale Pdci Messina