«Uno straordinario sognatore, un personaggio d’altri tempi che, come una sorta di novello don Chisciotte, non ebbe timore di denunciare con forza, attraverso la sua mittente televisiva, le collusioni tra mafia, logge massoniche deviate e politica locale. Pagò tutto ciò con la vita».
Lo ha dichiarato il deputato europeo dell’IdV e presidente dell’Associazione nazionale familiari vittime di mafia, Sonia Alfano, in occasione dell’anniversario dell’uccisione del giornalista Mauro Rostagno, avvenuta nel Trapanese il 26 dicembre del 1988.
«Sulla vicenda di Rostagno – ha aggiunto – esistono ancora troppe ombre. Non tutte le responsabilitàche hanno reso possibile il suo omicidio e i depistaggi seguiti alla sua morte sono ancora emerse».