MESSINA – Decine di dispersi e 435 sfollati. Le vittime
Cronaca Provinciale

MESSINA – Decine di dispersi e 435 sfollati. Le vittime

Fonte Adnkronos/Ign

Giampilieri, Scaletta Zanclea, Santo Stefano di Briga, Molino e Messina sud: queste le zone del messinese più colpite dal nubifragio di giovedì notte. Recuperati nel fango i corpi di una donna e un bambino: salgono a 20 le vittime accertate. Completamente devastata Scaletta Zanclea, sotto le macerie del paese ci sarebbero altre sei persone. Città isolate e soccorsi difficili . Segnalata la presenza di sciacalli. Gli edifici crollati sono 20. Aperta un’inchiesta per disastro colposo.
dscf8824_400_x_317Giampilieri, Scaletta Zanclea, Santo Stefano di Briga, Molino e Messina sud. Si continua a scavare nel fango di questi piccoli comuni della provincia di Messina per trovare i dispersi del violento nubifragio che due giorni fa ha devastato la zona. All’appello mancano ancora decine di persone: “tra i venti e i trenta”, ha detto il capo della Protezione Civile, Guido Bertolaso.
Venti finora i morti accertati, 84 feriti e circa 435 gli sfollati. Stamattina in via Rizzo a Giampilieri sono stati estratti dal fango i corpi delle ultime due vittime: una mamma e un bambino. Un bilancio tragico che, purtroppo, che sembra essere destinato a salire considerevolmente.
”Alla fine ci saranno almeno 50 morti, è una situazione molto grave anche se limitata a due valli”, ha detto il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, che contrariamente a quanto aveva annunciato ieri notte, non si recherà sui luoghi colpiti dal nubrifragio. Le ragioni che avrebbero spinto il premier a rinunciare alla trasferta in Sicilia sarebbero molteplici, prima fra tutte la preoccupazione che una sua visita in questo momento possa creare intralcio alle frenetiche operazioni di soccorso alla popolazione. Inoltre, non mancherebbero difficoltà di movimento nelle zone più colpite.
La situazione più critica si registra proprio a Giampilieri, dove è franata una parte di collina. Il comune, già colpito da un’alluvione due anni fa, è stato completamente sommerso dal fango e 435 persone sono state trasferite in alcuni alberghi di Messina, dopo essersi rifugiati nella scuola elementare del paese. Altra zona colpita e devastata nella quasi totalità è Scaletta Zanclea dove sono sei i cadaveri che sono già stati estratti dalle case. Secondo il sindaco Mario Briguglio, sotto le macerie del paese ci sarebbero altre sei persone, tutti cittadini abitanti che si trovavano in casa quando è arrivata l’ondata di fango.
dscf8822_400_x_301Ancora difficile raggiungere le zone per i soccorritori. Strade impraticabili e sommerse dal fango, linee ferroviarie interrotte. Restano ancora isolate le frazioni di Molino e Altolia dove le ruspe sono in azione per liberare la strada dal fango e dai detriti. “Ci vorrà del tempo per ripristinare le strade. Lì ci sono alcune persone che chiedono di venire a valle e le stiamo facendo venire giù con gli elicotteri”, ha detto Bertolaso. Dalla Protezione civile siciliana, comunque, assicurano che a piedi sono arrivati nelle due località i volontari per portare cibo e acqua alle circa 200 persone che vivono lì. Stamani in Prefettura si è già svolta una riunione dell’unità di crisi.
Le ricerche dei dispersi proseguono anche in mare con l’ausilio di alcune motovedette della Guardia costiera e dei sommozzatori, che stanno perlustrano i fondali. La piena del fango e dei detriti, infatti, ha trascinato in mare diverse automobili, lungo la costa tra Giampilieri e Scaletta Zanclea. Il triste sospetto è che all’interno, imprigionati nelle lamiere e sorpresi dalla piena, ci siano dei morti. Intanto alcuni sfollati hanno segnalato la presenza di sciacalli nelle zone colpite dall’alluvione e i carabinieri hanno organizzato ronde per identificare chiunque si aggiri tra le macerie.
In nottata sono stati identificati alcuni dei corpi recuperati fino ad ora dai soccorritori. Si tratta di Simone Neri, 28 anni, che prima di essere travolto dal fango a Giampilieri aveva tratto in salvo numerosi familiari; Letterio Maugeri, 60 anni, e Giuseppe Tonante, 76 anni, anche loro uccisi dalla frana che ha devastato la borgata; Concetta Cannistraci, 71 anni, rimasta sepolta nel crollo di una palazzina a Scaletta Zanclea così come Santa Torcino, 42 anni; e infine Carmela Oliveri, 47 anni, il cui cadavere è stato recuperato in mare, nei pressi di Roccalumera, da una motovedetta dei vigili del fuoco. Ieri erano stati già identificati Pasquale Bruno, 40 anni, Francesco De Luca, 70 anni, Martino Scibilia, 80 anni, Salvatore Scionti, 64 anni, Roberto Carullo, sovrintendente della Polfer e Agnese Pellegrino, 44 anni e Onofrio Sturiale, 26 anni. Risulta invece ancora dispersa Ketty De Francesco, 30 anni, il cui nome era stato inserito ieri tra le vittime. Tra i feriti cinque meno gravi si trovano ricoverati presso la scuola ‘De Amicis’ a San Filippo, piccolo centro vicino alla zona colpita dal nubifragio.
Il presidente della Regione Siciliana Raffaele Lombardo, che ieri sera è stato sui luoghi devasti dal nubifragio, ha convocato per oggi la giunta di governo per decidere i primi interventi e programmare una serie di provvedimenti di breve e medio periodo per tutto il territorio siciliano volti ad evitare che simili catastrofi possano ripetersi in futuro. dscf8826_400_x_299L’assessore ai Trasporti della Regione Siciliana, Nino Strano, ha fatto sapere che l’Azienda siciliana Trasporti e l’Anav metteranno a disposizione i pullman delle aziende per il trasporto degli sfollati e di quant’altro dovesse essere necessario in questo momento di emergenza. Per ospitare gli sfollati Uras Federalberghi e Confindustria Sicilia Alberghi hanno offerto le strutture dei loro affiliati.
Intanto il maltempo ha provocato gravi danni anche in altre zone della Sicilia. Un costone roccioso è franato ad Erice, in provincia di Trapani, dove è stata disposta l’evacuazione di cinque famiglie nella frazione di Casa Santa. Probabilmente a causa delle forti piogge un blocco di pietra si è staccato dal monte, precipitando e franando nei pressi di un’abitazione, senza causare comunque feriti.
A Palermo dopo un violento nubifragio abbattutosi in nottata sono nuovamente allagate diverse abitazioni e garage a Mondello e a Belmonte Chiavelli. Impraticabili numerose strade e decine gli interventi dei vigili del fuoco per liberare gli automobilisti rimasti in panne in viale Regione siciliana, in via Messina Marine e i corso dei Mille.

3 Ottobre 2009

Autore:

admin


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