PIPPO SCANDURRA  – “Un segno di vicinanza agli imprenditori che hanno denunciato”
Cronaca Regionale

PIPPO SCANDURRA – “Un segno di vicinanza agli imprenditori che hanno denunciato”

 A pochi mesi dall’operazione “Mustra”, sfociata nell’esecuzione di 8 ordinanze di custodia cautelare in carcere (2 delle quali a soggetti già detenuti) e 7 denunce a piede libero, è già stata fissata la data per l’udienza preliminare al 30 luglio 2012.

Le accuse sono di associazione per delinquere di tipo mafioso, finalizzate all’estorsione. Si tratta di un clan di Barcellona Pozzo di Gotto, che aveva ripreso il racket delle estorsioni, dopo le operazioni “Pozzo”, “Pozzo2” e “Gotha”.

Gli inquirenti, dopo accurate indagini, sono riusciti a scoprire che ad assumere il controllo del territorio erano i figli di persone già note alle forze dell’ordine, i quali stavano cercando di continuare il lavoro dei padri che si trovavano in carcere.

Fondamentale, per le indagini, è stata la fattiva collaborazione delle vittime di Terme Vigliatore, che, con le loro denunce, hanno consentito alle forze dell’ordine di individuare ed arrestare i responsabili.

“E’ proprio per dare un importante segno di vicinanza agli imprenditori che hanno denunciato”- dichiara Pippo Scandurra, della presidenza nazionale antiracket, “per garantire serenità al tessuto produttivo e per convincere tanti altri operatori economici del fatto che la denuncia conviene, soprattutto in un momento di notevoli successi delle forze dell’ordine, della magistratura e dello Stato, che quotidianamente infliggono duri colpi alla criminalità organizzata, che noi del movimento nazionale antiracket ci costituiremo Parte Civile nel processo Mustra, accanto all’associazione antiracket “Liberi Tutti” ed al comune di Barcellona Pozzo di Gotto nella persona del sindaco, Maria Teresa Collica”.

 Presidenza nazionale antiracket – Pippo Scandurra

 

Nella foto di repertorio Scadurra (Fai) e Ioppolo (Acib) a Brolo

28 Luglio 2012

Autore:

admin


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