L’arrestato, già in carcere per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, nell’aprile scorso era stato sottoposto alla misura degli arresti domiciliari in ambito ospedaliero, poiché il Tribunale del riesame aveva ritenuto che la custodia cautelare in carcere fosse incompatibile con le condizioni di salute in cui l’uomo versava. Esigenze che sono venute meno considerando che lo stesso è stato da poco dimesso dalla clinica in cui era ricoverato.