LIBRI MALEDETTI – Salvati dai Remainders
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LIBRI MALEDETTI – Salvati dai Remainders

 

 

Lo_Presti_GiuseppeIl libro di Lo Presti è un romanzo dal vago sapore nietzscheano edito nel 1990 da Arnoldo Mondadori, Il cacciatore sparì ben presto dalla scena. Forse a causa della storia del suo autore, un terrorista di estrema destra detenuto nel carcere di Prato deceduto poco dopo aver dato alle stampe il suo lavoro, probabilmente per l’assoluta mancanza di appeal di titolo e copertina. Fu solo per un caso che trovò ospitalità nel catalogo della casa editrice milanese, come si legge nella prefazione di Aldo Busi: «Questo romanzo mi pervenne alla redazione di Epoca e le dediche, una stampata nell’introduzione e l’altra vergata a mano, invocavano da sole la diffidenza: la prima diceva “A tutti i camerati caduti” e l’altra iniziava con “Al Maestro” eccetera.

massimo_scaffidi_2La leggenda vuole che lo scrittore affermato butti il tutto subito nel cestone della carta. Sia come sia, lette dieci pagine di Il cacciatore (il cui titolo originale, orrorifico, era L’indominio della discordanza, il cui significato sfuggiva anche al Lo Presti stesso), ne ho letto subito altre venti, con mio grande stupore. Con la pubblicazione di questo romanzo si scaglia di nuovo una nuova e rara pietra contro i filtri editoriali gestiti dalla strainculata classe media cosmopolita tuttora incapace di accreditare all’altare della letteratura chiunque sia fuori dall’establishment sociomondanoletterario». Pubblicato, quindi, per sfida. Fino a tre anni fa, de Il cacciatore se ne trovava una copia soltanto sul sito di un venditore on-line svedese. Dopo varie prove di stabilire un contatto – effettuate da chi scrive in un improbabile inglese, tentativi regolarmente andati a vuoto – è improvvisamente ricomparso su www.comprovendolibri.it al prezzo irrisorio di tre euro: la felicità, talvolta, ti viene quasi regalata.

 

Ma torniamo all’interessante articolo pubblicato da Pierluigi Biondi e leggiamo:

pierluigi_biondicsindaco_di_Villa_SantAngeloAvanzo”, “scarto”, “residuo”, è la traduzione letteraria della parola inglese remainder.

Nel gergo dei bibliofili, invece, rappresenta un termine in grado di scaldare i cuori e scatenare passioni, riaccenderne di sopite e alimentarne nuove.

Infatti, con remainders si definiscono quei libri finiti fuori catalogo e di cui si sono perse, a volte irrimediabilmente, le tracce.

È successo per le opere prime di Alberto Pincherle e Kurt Suckert, meglio conosciuti con i noms de plume di Alberto Moravia e Curzio Malaparte.

Ma forse il caso più eclatante, riportato da Paolo Di Stefano sulla terza pagina del Corriere della Sera di qualche tempo fa, riguarda il premio Nobel Günter Grass e il suo celebre Tamburo di latta. Stampato in cinquemila copie da Valentino Bompiani, finì dritto dritto al macero, forse a causa di passaggi particolarmente scabrosi e, in alcuni casi, apertamente blasfemi.

Di Stefano ipotizza che «Bompiani non avesse letto il libro prima della pubblicazione e che fosse rimasto sconcertato quando se lo ritrovò, rilegato, tra le mani». La leggenda vuole che dell’edizione “vietata” del 1962 rimanga una sola copia, il cui proprietario, com’è facile immaginare, difficilmente se ne priverà: inutile affannarsi a cercarla.

Naturalmente, quella del Tamburo di latta è una storia a sé: il libro – successivamente stampato da Feltrinelli e chissà da quanti altri – conobbe una fama immensa, alimentata nuovamente pochi mesi fa, in maniera un po’ sinistra, dal clamore suscitato dalla rivelazione del passato da SS di Grass. Se un Nobel censurato fa notizia, non altrettanto accade per quei titoli condannati all’oblio dallo scarso successo di pubblico, dal fallimento della casa editrice o perché mai più ristampati. Per tutti questi volumi, la risposta laconica (quanto definitiva!) che ci si sente ripetere nei circuiti di distribuzione convenzionali è sempre la stessa: esaurito. Certo: magari il vostro negoziante di fiducia, pur di assecondare la vostra insana voglia di rarità, proverà a fare una ricerca sul suo computer. Ma in cuor suo già sa che è una perdita di tempo e vorrebbe dirvi di pensare ad altro, consigliandovi di comprare, in alternativa, quel best-seller che fa bella mostra di sé impilato in centinaia di copie sul pavimento o negli scaffali del punto vendita.

Meglio, molto meglio, provare a tuffarsi sui siti internet specializzati o scartabellare nella polverosa confusione di certe librerie.

Lì sì che, gorgogliose, sopravvivono le sorprese.

Aldo_BUSICapita, ad esempio, di imbattersi nell’introvabile Il cacciatore ricoperto di campanelli di Giuseppe Lo Presti.

Romanzo dal vago sapore nietzscheano edito nel 1990 da Arnoldo Mondadori, Il cacciatore sparì ben presto dalla scena. Forse a causa della storia del suo autore, un terrorista di estrema destra detenuto nel carcere di Prato deceduto poco dopo aver dato alle stampe il suo lavoro, probabilmente per l’assoluta mancanza di appeal di titolo e copertina.

Fu solo per un caso che trovò ospitalità nel catalogo della casa editrice milanese, come si legge nella prefazione di Aldo Busi: «Questo romanzo mi pervenne alla redazione di Epoca e le dediche, una stampata nell’introduzione e l’altra vergata a mano, invocavano da sole la diffidenza: la prima diceva “A tutti i camerati caduti” e l’altra iniziava con “Al Maestro” eccetera.

La leggenda vuole che lo scrittore affermato butti il tutto subito nel cestone della carta.

Sia come sia, lette dieci pagine di Il cacciatore (il cui titolo originale, orrorifico, era L’indominio della discordanza, il cui significato sfuggiva anche al Lo Presti stesso), ne ho letto subito altre venti, con mio grande stupore.

Con la pubblicazione di questo romanzo si scaglia di nuovo una nuova e rara pietra contro i filtri editoriali gestiti dalla strainculata classe media cosmopolita tuttora incapace di accreditare all’altare della letteratura chiunque sia fuori dall’establishment sociomondanoletterario».

books_libriPubblicato, quindi, per sfida.

Fino a tre anni fa, de Il cacciatore se ne trovava una copia soltanto sul sito di un venditore on-line svedese.

Dopo varie prove di stabilire un contatto – effettuate da chi scrive in un improbabile inglese, tentativi regolarmente andati a vuoto – è improvvisamente ricomparso su www.comprovendolibri.it al prezzo irrisorio di tre euro: la felicità, talvolta, ti viene quasi regalata.

extramoeniaSempre la Mondadori, venti anni prima, fu protagonista di un altro caso editoriale con la pubblicazione de La distruzione del sulfureo Dante Virgili. Come ricorda Antonio Franchini, di professione editor e scrittore, nel suo Cronaca della fine (Marsilio, 2003) «nella primavera del 1970, quando la rivolta giovanile ormai si era irradiata dal cuore dell’Europa dando vita al decennio della politica e della creatività, del pacifismo e della lotta armata, dell’amore estatico e dell’odio ideologico, la Arnoldo Mondadori editore pubblicò un romanzo in lode di Hitler, ma non se ne accorse nessuno.

Il titolo di quest’opera maledetta era La distruzione. Un esergo da Dostoevskij lo motivava: “Noi proclameremo la distruzione. Perché, ancora una volta, questa piccola idea è così affascinante?

Verrà un tale sconquasso, come il mondo non l’ha finora veduto”. Dai Demoni, naturalmente. L’autore aveva un nome tanto impegnativo da sembrare finto, e finto in maniera tanto goffa da poter essere vero; si chiamava Dante Virgili». Franchini chiarisce anche la natura perversa del quarantenne creatore de La distruzione: «Leggendo si capiva subito che l’autore proprio non era né uno di quei versatili professionisti né uno di quei pacifici depravati che, attingendo a una loro propria interna, segreta, controllata attrazione per l’orrore, sono capaci, a seconda del caso e delle circostanze, di ricostruire “dal di dentro” la psicologia di un nazista, di un terrorista, di un serial killer o d’un qualunque altro genere di mostro a scelta. Leggendo, chiunque poteva capire che quello scrittore, quell’uomo doveva essere lui stesso il mostro. E se era così, Dante Virgili non poteva essere considerato né l’uomo né il cane, ma il morso stesso, la ferita».

Logo-Naxos_bis_thumb_medium267_77Tra le pagine visionarie e allucinate de La distruzione si scopre un’inquietante preveggenza: «Ma la prossima volta. Non saranno eterni santuari le città yankees combuste dilaniate. VEDO i grattacieli d’acciaio sotto un diluvio di fiamme». Un vaticinio, con trent’anni d’anticipo, dei tremendi fatti dell’11 settembre statunitense. Singolare che, in piena contestazione, un libro con queste credenziali sia potuto giungere in libreria: meno strano è che vi sia rimasto invenduto e che sia divenuto, di conseguenza, un remainder, di quelli smarriti per sempre. In questo caso non ci sono ricerche che tengano, né librerie clandestine che regalino speranze. Neanche un qualsiasi sito svedese offre una seppur minima chance. La distruzione è scomparsa, dimenticata, dispersa. Forse bruciata, come meriterebbe. Se non fosse per la casa editrice anconetana peQuod che, come un novello Montag – il protagonista del romanzo Farenheit451 che salva i libri dal rogo – ripubblica, nell’ottobre 2003, i deliri di Virgili. PeQuod, incontentabile, si (e ci) concederà il bis con Il metodo della sopravvivenza, il romanzo inedito di Virgili scritto – tra un ricovero in clinica e l’altro – nel 1991. In quella circostanza, però, il tritacarne redazionale della Mondadori non si fa cogliere impreparato e non concede il nulla osta. L’anno dopo Virgili muore, solo come era sempre stato. Gli unici lontani parenti di cui si aveva notizia rifiutano persino di vedere per l’ultima volta il corpo basso e grasso, quasi deforme, del maniacale bolognese che sognava il Reich. La pubblicazione del Metodo, inizialmente prevista per maggio, è stata posticipata ad ottobre per “attendere” la contestuale produzione del film-documentario su La distruzione diretto da Simone Scafidi e intitolato “Dante che vide i grattacieli in fuoco”, che sarà proiettato al Festival del Cinema di Roma, in programma dal 18 al 27 ottobre 2007.

Né basso né grasso – piuttosto estremamente affascinante – era Roger Nimier, scrittore in odore di collaborazionismo dalla vita disordinata ed intensa che, appena venticinquenne, stupì pubblico e critica francese con Le Hussard Blue (Gallimard, 1950). Amante delle belle donne e delle auto potenti, il suo straordinario talento letterario si infranse nel ’62 contro un muro della periferia parigina, mentre lanciava a folle velocità per le strade della capitale transalpina la sua Aston-Martin.

vetrine_letterarieFosse accaduto ai giorni nostri, una morte così spettacolare, quasi alla James Dean o alla Lady D, avrebbe assicurato un successo immediato ai suoi libri e ricche royalties agli eredi. Dovettero passare, invece, altri due anni (era il 1964) prima che un suo racconto, Giovani tristi, sbarcasse in Italia tradotto dal compianto Alfredo Cattabiani e pubblicato per la torinese Edizioni dell’Albero nella collana “Letteratura d’amore”: le ultime due copie conosciute sono state vendute su ebay più di tre anni fa. Per chi fosse interessato alla eccezionale prosa dell’ussaro Nimier è disponibile in italiano il suo Le spade (Meridiano Zero, 2002), in cui il giovane Francois Sander “solo per togliersi un capriccio” si rende responsabile – nella Francia occupata del ’44 – di un efferato ed inutile omicidio in preda ad un istinto di vitalismo auto-distruttivo tale e quale a quello del Frank protagonista de La neve era sporca di Georges Simenon.

Quelli citati sono solo alcuni degli esempi di seducenti quanto sconfinate opportunità di scoperte offra la narrativa che sopravvive nelle pieghe dell’ufficialità. Libri che non possono vantare copertine tirate a lucido o fascette con recensioni entusiaste. Libri di cui, in pochissimi, hanno sentito il bisogno di parlare. Libri scomodi e, per certi versi, disprezzati. Libri di cui – nonostante ciò o, forse, proprio in virtù di ciò – non possiamo fare a meno.

Nota biografica:
Pierluigi Biondi, 33 anni (L’Aquila), giornalista, collaboratore dell’Ufficio Stampa del Consiglio Regionale d’Abruzzo, sindaco di Villa Sant’Angelo (Aq) dal 2004.

fonte dell’articolo: http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=13015



DSC_0894-001Il programma della II EDIZIONE DI NAXOSLEGGE (17 – 23 settembre 2012)

Aspettando

I panni puliti si stendono in piazza

Lunedì 17 settembre – Piazza Municipio / Cine-teatro comunale

ore 18.30 – Un lenzuolo contro la mafia. Inaugurazione installazione in collaborazione con Associazione Commercianti Antiracket Antiusura Valle Alcantara di Giardini Naxos. Saluti delle autorità.

A seguire – Presentazione del libro Un lenzuolo contro la mafia. Sono vent’anni e sembra domani di Roberto Alajmo (Navarra editore).

Interverranno Fabio D’Anna (Sostituto procuratore Dda di Messina) e Marinella Fiume (presidente Associazione Antiracket Fiumefreddo).

Martedì 18 settembre – Biblioteca comunale

ore 18.30 – Presentazione del libro A Palermo per morire (Castelvecchi editore) di Luciano Mirone. Con l’autore interverrà Anthony Di Stefano.

Mercoledì 19 settembre – Biblioteca comunale

ore 18.30 – Presentazione del libro Pino se lo aspettava. Il racconto della vita e della morte di padre Pino Puglisi (Navarra editore) di Marco Corvaia. Con l’autore interverrà Luciana Maniaci.

A seguire – Intervento del regista Salvatore Presti sul tema Tra teologia e politica. Todo modo tra Leonardo Sciascia e Elio Petri.

Nel corso delle tre giornate di Aspettando Naxoslegge nelle piazze di Giardini Naxos sarà avviato il progetto Lenzuola letterarie, dedicato al tema Siamo tutti greci. Le lenzuola, una volta realizzate, saranno “stese” dai balconi, nei diversi quartieri del paese. Negli stessi giorni sarà avviato il progetto Vetrine letterarie, curato da Tiziana Androne, Elena Arcidiacono, Maria Cirrincione e Odette Rigano

Giovedì 20 settembre

Auditorium Liceo scientifico Caminiti

ore 9.30 – Il cerchio magico della lettura. Recensioni di libri e letture ad alta voce a cura degli alunni delle scuole partecipanti.

ore 11.30 – Sui generis. il romanzo di formazione. Presentazione del libro Mico è tornato coi baffi (Bietti editore) di Massimiliano Scuriatti. Con l’autore interverranno Marisa Messina e Domenica Trimarchi.

Lido di Naxos

ore 17.00 – La memoria del futuro – memorie mediterranee. Presentazione del libro La rivoluzione libica di Farid Adly (Il Saggiatore). Con l’autore interverrà Alessandra Minniti.

ore 18.00 – Proiezione del film Bastava una notte. Siciliani a Tunisi di Manuel Giliberti. Con il regista converserà Fulvia Toscano.

ore 19.00 – Le opere e i giorni – la luce e il lutto. Omaggio a Gesualdo Bufalino. Interverrà Carmelo Causale. Voce narrante Giuseppe Carbone. Intervento musicale a cura del maestro Carlo Muratori. Proiezione del film Auguri, Don Gesualdo di Franco Battiato. Introduzione a cura di Fabio Bagnasco e Massimiliano Pollina.

DSC_0944-001Venerdì 21 settembre

Auditorium Liceo scientifico Caminiti

ore 9.30 – Il cerchio magico della lettura. Recensioni di libri e letture ad alta voce a cura degli alunni delle scuole partecipanti.

ore 11.30 – Sui generis. Presentazione del libro L’E-book e (è?) il futuro del libro (Historica edizioni) di Massimo Maugeri. Con l’autore interverrà Nicola Monforte.

Lido di Naxos

ore 17.00 – Le opere e i giorni – presentazione del libro Aforismi per le donne toste (edizioni Arianna) di Marinella Fiume.

ore 18.00 – Presentazione del libro Niente ci fu (edizioni La meridiana) di Beatrice Monroy. Con le autrici interverranno Fulvia Toscano, organizzatrice e curatrice della rassegna, Fina Maltese, consigliera provinciale di parità di Trapani,  Pina Mandolfo della Società Italiana delle Letterate, curatrice a organizzatrice del Tour sentimentale letterario nei luoghi di Goliarda Sapienza.

ore 19.00 – Anteprima Sicilia – teatro e musica.

L’ombra di Dioniso. Conversazioni e divagazioni musico-teatrali con Salvina Artale, Livia Di Stefano, Roberto Ortoleva, Vincenzo Tripodo e Luciano Troja. Conducono Gigi Spedale e Fulvia Toscano. Presentazione del libro Teatro (Editoria & Spettacolo) di Tino Caspanello. Con l’autore interverrà Dario Tomasello.

Sabato 22 settembre

Auditorium Liceo scientifico C. Caminiti

ore 9.30 – Il cerchio magico della lettura. Recensioni di libri e letture ad alta voce a cura degli alunni delle scuole partecipanti.

ore 11.30 – Sui generis – il romanzo di formazione. Presentazione del libro Cupo tempo gentile (Marcos y Marcos) di Umberto Piersanti. Con l’autore interverranno Caterina Longo e Fulvia Toscano.

Lido di Naxos

ore 17.00 – Isole che si raccontano – Eolie. Presentazione del libro Curzio Malaparte alle isole Eolie. Vita al confino, amori e opere (Centro Studi Eoliano) di Giuseppe La Greca. Con l’autore interverrà Rocco Giudice.

ore 18.30 – Anteprima Sicilia – cinema e danza. Conversazioni e divagazioni coreutico-visive con Pasquale Scimeca e Roberto Zappalà. Coordina Giuseppe Condorelli.

Castello di Schisò

ore 20.00 – Premiazione del Concorso Vetrine letterarie. Conduce Gioia Sgarlata. Fotografie di Angelo Savoca (Fotoclub di Giardini Naxos).

Dalle ore 24.00 – Extramoenia 2012. II Notte della lettura.

DSC_0880-001Interverranno: Giuseppe Condorelli, Paolo Lisi, Angelo Scandurra, Angela Bonanno, Umberto Piersanti, Giuseppe La Greca, Flavia Grita, Gian Franco Anastasio, Marcello Saja, Rocco Giudice, Carmelo Causale, Mauro Curcuruto e tanti altri.

Nel corso della serata saranno presentati, con gli autori, i libri: L’isola O-scena. Un’idea di Sicilia nella poesia contemporanea (Leo S. Olschki editore) di Dario Tomasello; Dal futurismo all’assurdo. L’arte totale di Beniamino Joppolo (Le Lettere) di Katia Trifirò; Il maggio di Filicudi. Storie di mafia e turismo nelle Eolie degli anni ’70 (Centro Studi Eoliano) di Giuseppe La Greca.

Domenica 23 settembre

Cine-teatro comunale

dalle ore 9.30 alle ore 17.00 – Frontiera ionica.

I meeting delle associazioni culturali giovanili della provincia ionica di Messina, a cura della Consulta giovanile del Comune di Giardini Naxos.

Lido di Naxos

ore 11.30 – Nomina- ridare senso alle parole morte: le parole della politica.

Presentazione del libro Riprendiamoci le parole. Il linguaggio della politica è un bene pubblico (Di Girolamo) di Graziella Priulla. Con l’autore interverranno Antonio Arena e Monica Centanni. Al dibattito prenderanno liberamente parte politici, giornalisti, scrittori, economisti e – soprattutto – cittadini.

ore 13.00 – baci da Ferla. Degustazione di tartufo, in collaborazione con il Comune di Ferla. Sarà presente il sindaco Michelangelo Giansiracusa e Franco Manuele.

ore 17.30 – Scomunicati. In collaborazione con sComunicando. Sulle tracce di Giuseppe Lo Presti e Pierre Drieu la Rochelle. Interverranno Carmelo Causale e Associazione culturale Altaforte. Coordina Massimo Scaffidi.

ore 19.00 – Anteprima Sicilia – mostre. Presentazione della mostra Gli ultimi Gattopardi.

Ta arte, letteratura e alchimia. Interverranno: Francesco Gallo (curatore), Francesco Rovella (organizzatore), on.le Daniele Tranchida (assessore regionale al turismo, sport e spettacolo) e Salvatore Presti (direttore artistico Circuito del Mito).

Lido di Naxos

ore 19.00 – Tra poesia e canzoni. Omaggio alla musica italiana d’autore. a cura di Frontiera Ionica e Consulta giovanile del Comune di Giardini Naxos

12 Settembre 2012

Autore:

admin


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