Siamo stanchi di proclami moralisti, del dire della buona politica fatta solo di ci s’incensa, di essere censori di comportamente altrui, senza guardare dentro i propri armadi. Allora registriamo due fatti di una stessa medaglia. L’IDV Messinese..
A Sant’Agata tuona contro la Giunta Mancuso – e fa bene.
Da Messina, la segreteria del partito di Di Pietro, lancia strali e denuncia su come “Vengono oltrepassate regole politiche, civili e morali e tutto”, senza aggiungere che il risco di quell’antipolica che paventano nascono anche da situazione come quella di un loro candidato, sempre messinese, Francesco Pettinato, sindaco di Fondachelli Fantina, – (Il candidato sotto inchiesta, medico di professione, fu eletto una decina di anni fa sindaco di Fondachelli Fantina con l’Mpa, partito in cui ha militato fino a poche settimane fa, quando dopo un tentativo non riuscito di passare al Movimento 5 Stelle, è approdato all’Italia dei valori) – che si ritira dalla campagna eleettorale in quanto che indagato.
Anche questo, certamente, mortificare gli elettori.
Comunque ecco le notizie.
Sant’Agata Militello, 16 ott. –
L’Italia dei Valori di Sant’Agata Militello, con il suo responsabile cittadino MARCO DONATO, manifesta tutta la propria indignazione per le ultime notizie apprese dalla stampa locale e nazionale riguardante gli avvisi di garanzia notificati dalla Procura della Repubblica di Patti al Sindaco di Sant’Agata, dott. BRUNO MANCUSO, all’ex Assessore Ing. FILIPPO TRAVAGLIA, all’attuale Consigliere Comunale di maggioranza, dott. ALDO REITANO ed al fratello, il
dott. ANTONINO REITANO, candidato alle prossime Elezioni Regionali nelle liste del FLI, a seguito delle conclusioni delle indagini con l’accusa di voto di scambio
alle elezioni amministrative di Sant’Agata Militello del 6 e 7 giugno 2009.
Nonostante l’IDV sia sempre stata attenta nel vigilare sulla legalità, sull’onestà e sugli atti della pubblica amministrazione, ed abbia più volte denunciato
pubblicamente, tramite il proprio responsabile cittadino, misfatti ed atti illeciti compiuti dalla Giunta Comunale, il circolo dell’IDV di Sant’Agata è rimasto sbalordito e sbigottito nell’apprendere a quali bassi livelli si è ridotta la politica santagatese, e di cosa si sia capaci di fare per assicurarsi una poltrona nella cosa pubblica come primo cittadino, come assessore o come consigliere comunale.
“Ci auguriamo – conclude il segretario cittadino di Sant’Agata Militello – nel rispetto del lavoro svolto della Magistratura di Patti, che questi accadimenti giudiziari, possano definirsi con l’attenuazione della posizione degli indagati, nel rispetto del principio di presunzione di innocenza, ma è assolutamente necessario nei confronti di tutta la società santagatese e, in primis degli elettori, che venga portata alla luce la verità dei fatti”.
“Non possiamo che prendere atto dell’ennesima situazione corruttiva nella politica della nostra regione, cosa che del resto avviene anche nelle altre regioni – è il
commento del Segretario Provinciale IdV Messina, ANTONINO ALESSI – .
A noi, che abbiamo sempre condannato queste pratiche, quello che preoccupa maggiormente è come sia purtroppo facile e frequente ledere la democrazia in uno dei suoi momenti fondamentali, ovvero la scelta da parte dei cittadini dei propri rappresentanti.
Vengono oltrepassate regole politiche, civili e morali e tutto questo oltre a mortificare gli elettori, crea quel sentimento di antipolitica – conclude ALESSI – che a nostro avviso sta danneggiando anche chi con questo tipo di operazioni non c’entra nulla”.
Ufficio Stampa – IdV Messina
La notizia di ieri.
Messina, candidato Idv indagato si ritira dalla campagna elettorale
“Raccogliendo la formale diffida degli organi nazionali e regionali dell’Idv, comprendendo il livello di sensibilità del partito sui temi della legalità e della questione morale – spiega Pettinato – pur non avendo mai riportato alcun tipo di condanna penale e avendo prodotto prima della candidatura certificati del casellario giudiziario e dei carichi pendenti, dai quali non è stata rilevata nessuna pendenza giudiziaria nei miei confronti, con senso di responsabilità e per non mettere in alcun modo in difficoltà il partito, dichiaro da questo momento di astenermi da ogni attività elettorale e di considerarmi ritirato a tutti gli effetti dalla competizione elettorale regionale”.
Il candidato sotto inchiesta, medico di professione, fu eletto una decina di anni fa sindaco di Fondachelli Fantina con l’Mpa, partito in cui ha militato fino a poche settimane fa, quando dopo un tentativo non riuscito di passare al Movimento 5 Stelle, è approdato all’Italia dei valori.
L’inchiesta che coinvolgerebbe anche Pettinato riguarda, come riportato ieri dal quotidiano ‘Il Fatto quotidiano’, un appalto per le pale eoliche della zona risalente al 2004. Secondo la procura alcune imprese in odor di mafia fornivano il cemento per le pale eoliche.
Il primo cittadino del piccolo comune del Messinese, inoltre, negli anni ’90 è stato arrestato per associazione a delinquere e abuso, per il condizionamento circa la decisione della costruzione di una strada. Al tempo non aveva alcun incarico istituzionale e la vicenda cadde, per decorrenza dei termini.
Francesco Pettinato è vicino al deputato Carmelo Lo Monte, il quale, dopo lo strappo con Lombardo, si era affiancato all’Idv, portando alcuni suoi uomini il lizza alle regionali. La presenza di Lo Monte si è rivelata da subito ingombrante per alcuni all’interno del partito di Di Pietro, suscitando non pochi mal di pancia. Uno dei motivi addotti stava nel fatto che lo stesso parlamentare originario di Graniti era stato condannato per un episodio accaduto qualche anno fa e che lo aveva visto protagonista insieme alla moglie per aver aggredito dei vigili urbani che contestavano un parcheggio irregolare. Ovviamente, questa è stata la cartina tornasole per celare i timori di qualche sorpasso di Lo Monte, nei confronti di chi nel partito milita da tempo.
La bufera scoppiata ieri ha portato certamente uno scossone nell’Idv messinese.
Già i primi segnali si sono avuti ieri: in prima mattinata era stato diffuso un comunicato per invitare la stampa ad una conferenza di presentazione dei candidati alla Regione; più tardi, in un altro comunicato si revocava l’invito, “per motivi organizzativi”. E sì, qualcosa è proprio andato in tilt nell’organizzazione.
fonte articolo: messina.blogsicilia.it