Questi focus servono per far capire ai cittadini e alle imprese la storia, i vantaggi e la legislazione vigente di un settore che appassiona e divide al tempo stesso.
Il fotovoltaico è definito, ormai comunemente, un settore in via d’espansione ed una delle vie migliori per affrontare la crisi. In pochi però né conoscono dinamiche, storia e, soprattutto, vantaggi. Le tempistiche della gestione del fotovoltaico nel nostro paese e nella nostra regione rappresentano in sé una grande contraddizione, infatti in Italia come in Sicilia l’espansione del settore è arrivata con un notevole ritardo rispetto ai paesi del centro-nord Europa che possiedono un clima più rigido e quindi, apparentemente, meno favorevole del nostro per il fotovoltaico.
Eppure queste premesse non hanno impedito al fotovoltaico di espandersi prima in realtà come Germania, Svezia, Danimarca e Paesi Bassi piuttosto che in Italia. Lo studio del fotovoltaico parte da molto lontano, l’uomo anche nelle società più arcaiche aveva visto il sole come portatore di luce e di vita tanto da idolatrarlo. Addirittura in molte città dell’antica Grecia (Olinto, Mileto e Priene) le strade avevano una conformazione tale che chiunque passasse di li potesse godere maggiormente del calore del sole quasi fosse un diritto. I primi risultati degli studi in età contemporanea sull’irradiazione dei raggi solari sono datati addirittura 1839 quando Edmond Becquerel, giovanissimo fisico francese, casualmente scoprì gli effetti elettrici prodotti dall’influenza dei raggi solari.
L’esperienza di Becquerel fu ripetuta da Smith, Adams e Day nel 1876 usando però del materiale solido (il selenio) invece di quello liquido (la cella elettrolitica usata dal francese). In quegli anni però questi esperimenti rimasero un po’ fini a sé stessi, vista la difficoltà a reperire materiali più resistenti e che potessero irradiare maggior energia delle normali lampade a petrolio in uso all’epoca.
L’anno di svolta fu il 1954 quando si ebbe la prima cella commerciale in silicio grazie a Fuller, Person e Chapin realizzata all’interno dei laboratori Bell. L’elevato costo però non permise alla scoperta una grande espansione che fu limitata solo a qualche caso, come l’alimentazione di satelliti artificiali. Negli anni settanta notevoli passi furono fatti per rendere il fotovoltaico un prodotto utilizzabile per il “terrestre” ma, soprattutto, creare un fenomeno che sia sempre di più soggetto di attenzione e valutazione giuridica da parte dei paesi.
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Rubrica a cura di Antonio Macauda