Nell’inchiesta della DDA ci sono giàsei indagati compreso il Gran Maestro Venerabile. La loggia aveva sede in piazza Marconi
Un’inchiesta clamorosa che potrebbe aprire nuovi scenari nel sottobosco della vita politica ed amministrativa di Barcellona.
La Squadra Mobile di Messina ha scoperto nella cittàdel Longano una loggia massonica segreta. Si tratta della loggia “Ausoniaâ€Â, attiva da circa cinque anni e con sede nella centrale piazza Marconi.
E proprio nell’appartamento, trasformato in tempi massonico, gli investigatori hanno sequestrato materiale estremamente importanti ai fini dell’inchiesta. In particolare i registri sui quali sono annotati i nomi di decine di iscritti, quasi tutti professionisti molto noti in città. Nell’elenco diversi medici e poi insegnanti, commercialisti, imprenditori e funzionari pubblici. L’inchiesta è condotta dai sostituti della DDA di Messina, Giuseppe Verzera ed Angelo Cavallo che hanno inscritti sei persone nel registro degli indagati per violazione della legge Anselmi sulle associazioni segrete. Fra questi anche il Gran Maestro Venerabile della Loggia, il medico Carmelo La Rosa.
La Polizia ha giàeseguito delle perquisizioni domiciliari nelle abitazioni degli indagati sequestrando parecchio materiale che ora saràpassato al vaglio degli investigatori.
La Loggia Ausonia, come la maggior parte delle associazioni segrete, si poneva come scopo quello di una mutua assistenza fra gli iscritti. Agendo nell’ombra, secondo gli inquirenti, condizionava la vita politica ed amministrativa di Barcellona ma operava anche per determinare assunzioni ed avanzamenti di carriera, per intervenire sull’aggiudicazione degli appalti pubblici e procacciare voti a politici locali. Naturalmente il tutto condito dal consueto rituale della massoneria. Nell’appartamento di piazza Marconi gli agenti della Mobile, coordinati dai dirigenti Marco Giambra e Giuseppe Ansalone, hanno sequestrato candelabri, teschi e arredi tipicamente massoni.
Alla scoperta della loggia “Ausonia†la Polizia è giunta mentre indagava nell’operazione antimafia Sistema. Un’importante inchiesta della DDA che il 17 febbraio scorso aveva fatto scattare l’arresto per tre capi di Cosa Nostra di Barcellona: Giuseppe D’Amico, Pietro Nicola Mazzagatti, e Carmelo Bisognano. Un’indagine resa possibile grazie alle dichiarazioni dell’imprenditore edile Mario Marchetta. L’ex presidente del consiglio comunale di Barcellona, dopo aver pagato per dieci anni il pizzo alla mafia, decise di raccontare tutto alla Polizia facendo arrestare i boss di Cosa Nostra. Lo stesso Marchetta ha parlato per primo della loggia Ausonia consentendo l’avvio dell’inchiesta
Fonte www.tempostretto.it