PD, BORSELLINO – “Sulla legalita’ il popolo delle primarie chiede chiarezza”
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PD, BORSELLINO – “Sulla legalita’ il popolo delle primarie chiede chiarezza”

“Dopo Cuffaro e sotto i governi di Lombardo e Berlusconi, il popolo delle primarie ci chiede un forte e limpido segnale in direzione della difesa della legalità, a tutti i livelli. rita_borsellino1Perché la politica non può pensare di continuare a chiedere alla società di essere responsabile quando non riesce a dimostrare e ad assumere essa stessa una responsabilità morale, etica e politica”. E’ quanto si legge nella lettera che Rita Borsellino ha inviato all’assemblea regionale del Partito democratico, che domani eleggerà il nuovo segretario.  “Negli ultimi tempi ho letto con una certa attenzione e anche con un certo imbarazzo gli articoli di Roberto Saviano sui presunti legami tra la politica e la criminalità organizzata – si legge ancora – Per questo dico che proprio sull’etica occorre fare chiarezza. Perché senza un reale rinnovamento dei comportamenti e delle modalità di scelta della politica, sarà impossibile realizzare quella che è poi l’idea alla base della nascita del Pd: ossia, la costituzione di una forza di centrosinistra capace di governare tanto la Sicilia, quanto il Paese”.

Care democratiche e cari democratici,
vi scrivo dopo aver vissuto con voi questa nuova splendida festa della democrazia che sono state le primarie del 25 ottobre. Una festa cui ho partecipato con impegno e passione, dando quello che ritengo debba essere il mio contributo al Pd e al centrosinistra. Un contributo politico, innanzitutto, che mi ha portato a promuovere una lista nel solco di quel percorso iniziato con il Programma partecipato dei cantieri territoriali e continuato con la candidatura alle Europee. Ma soprattutto, un contributo civico, dato indossando la stessa veste di migliaia di cittadine e cittadini, senza tessera, ma con la grande speranza di contribuire con il mio voto alla nascita di un progetto di rinnovamento della politica e del Paese.
Perché è mia convinzione che senza un progetto che ci porti a superare le vecchie divisioni dentro e fuori il partito, senza un reale rinnovamento dei comportamenti e delle modalità di scelta della politica, sarà impossibile realizzare quella che è poi l’idea alla base della nascita del Pd: ossia, la costituzione di una forza di centrosinistra capace di governare tanto la Sicilia, quanto il Paese.
Governare verso il cambiamento, che non può non passare attraverso riforme profonde e progressiste della macchina amministrativa, del sistema formativo, del mercato del lavoro e del welfare. Perché è chiaro a tutti che nessun cambiamento potrà esservi senza uno stato che sappia essere di supporto ai cittadini nella loro vita quotidiana e nella costruzione del loro futuro, e che sostenga lo sviluppo economico anche indirizzandolo eticamente.
E proprio sull’etica, a mio avviso, occorre fare chiarezza. Come tutti voi, negli ultimi tempi ho letto con una certa attenzione e anche con un certo imbarazzo gli articoli di Roberto Saviano sui presunti legami tra la politica e la criminalità organizzata. Articoli che arrivano in un momento in cui la mafia sta pericolosamente rialzando la testa e in cui stanno emergendo con forza vecchie e nuove luci su quanto accaduto negli anni delle stragi di Cosa nostra.
Parlando con alcune delle persone che hanno affollato i gazebo del 25 ottobre, sono rimasta colpita dal fatto che i loro discorsi si concentravano proprio su questi temi. Chiedevano che, dinanzi alla deriva antidemocratica provocata dai governi del centrodestra, la risposta del Pd e del centrosinistra fosse prima di tutto sul terreno dei comportamenti.
Dopo Cuffaro e sotto i governi di Lombardo e Berlusconi, il popolo delle primarie ci chiedeva e ci chiede un forte e limpido segnale in direzione della difesa della legalità, a tutti i livelli. E’ la stessa cosa che chiedo oggi a voi.
Perché la politica non può pensare di continuare a chiedere alla società di essere responsabile quando non riesce a dimostrare e ad assumere essa stessa una responsabilità morale, etica e politica. 
Non si tratta di fare facile demagogia: si tratta di essere chiari nelle scelte politiche e nei meccanismi di selezione della classe dirigente. Quella stessa classe che, mi auguro, saprà unire il Pd e la sinistra verso la ricostruzione di questa terra disastrata dal malgoverno e dall’illegalità diffusa. Questa terra che è la Sicilia. Che è l’Italia.
Buon cammino e un affettuoso abbraccio,
Rita Borsellino

9 Novembre 2009

Autore:

admin


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