testo di samina
La sua vita è un viaggio: un viaggio intrapreso tanti anni fa su una barca d’oro invisibile ai più, segreta e sotterranea come quella di Hidetoshi Nagasawa, dall’albero maestro di marmo rosa.
E’ difficile quel viaggio, perché è un vero e proprio nostos come quello di Odisseo: un ritorno a casa, e la casa è una sola, è la Bellezza.
Sono tante le difficoltà del viaggio: le tempeste, i naufragi, il vento che soffia contro e spinge la nave lontano. Ma la via di Antonio è una sola, e lui sa che anche quando il cielo è talmente nuvoloso che non si vedono le stelle a indicare la strada, la sua barca d’oro procede, il suo albero rosa lo àncora e gli è Maestro.
In questi giorni abbiamo seguito il suo incontro con le Sirene.
Il Governatore Crocetta, che lo conosce e gli è amico, lo avrebbe voluto come Assessore ai Beni Culturali: “e questa è in sé una cosa bella”, ha detto Antonio. Ma che prezzo avrebbe dovuto pagare però?
“Non c’è libertà senza rinuncia”: lo dicono i saggi e lo dice anche lui. Attaccamento e avidità, non gli interessano, “non tratto l’argomento”, dice. E nemmeno il potere gli interessa, a meno che non sia un particolare Potere, quello che consente di dare una lezione etica, quello che esprime altri valori, che mostra altri orizzonti. Il Potere della Rinuncia.
Sulla sua barca d’oro capovolta, Antonio si è legato al suo albero rosa: non si è tappato le orecchie né è fuggito ma ha ascoltato, anzi ha sentito la voce delle Sirene, proprio come Odisseo, ha ascoltato consapevolmente le loro promesse, le ha guardate negli occhi, ha parlato con loro.
E poi è passato oltre.
Semplicemente.
“E’ tempo di pensare al Rito della Luce, carichiamo quello”, mi ha detto stasera sorridendo, dopo lo “scacco matto” alle Sirene: ed era al timone della sua barca d’oro, la barca che capovolge il senso comune e mostra la Via.
interamente tratto da domodama.wordpress.com/2013/04/03/il-potere-della-rinuncia/