«E’ una fatto gravissimo che un amministratore venga aggredito per il solo fatto che, in un territorio martoriato da decenni di abusivismo edilizio, si sia voluto procedere per applicare la legge vigente in materia. In nessuna democrazia e a nessuno dovrebbe essere consentito questo. Al sindaco di Lamezia Terme vorrei, quindi, esprimere la mia piena solidarietàper quanto avvenuto. Tuttavia, non posso non aver presente il fatto che nella situazione che si è determinata vi sono pesanti e inconfutabili responsabilitàpolitiche trasversali stratificatesi soprattutto in questi vent’anni. Chi doveva vigilare, infatti, non lo ha fatto ed ha permesso che intrallazzatori, speculatori, palazzinari e vari attori del partito del cemento e delle cordate clientelari agissero sul territorio indisturbati. Quanto sta avvenendo dovrebbe servire da monito a tutti che in Calabria, così come in tutto il Meridione, è venuto il tempo di voltar pagina». Lo ha dichiarato il deputato europeo dell’IdV e presidente dell’Associazione familiari vittime di mafia, Sonia Alfano.
Ad ordinare la demolizione di una serie di edifici abusivi e’ stata la Procura di Lamezia Terme che ha fatto intervenire il genio militare. Ieri una delegazione di manifestanti era stata ricevuta in Prefettura a Catanzaro. Momenti di tensione si erano registrati in municipio dove la protesta si era rivolta contro il sindaco Gianni Speranza.
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