Randagismo: meeting operativo nel salone degli specchi giovedi’ 3 dicembre, alle 15.30, organizzato dall’assessore provinciale all’Agricoltura, Maria Rosaria Cusumano.
L’assessore provinciale all’Agricoltura, Maria Rosaria Cusumano, ha indetto un incontro giovedì 3 dicembre 2009, alle ore 15.30 presso il Salone degli Specchi di Palazzo dei Leoni, per affrontare e coordinare, in modo puntuale ed efficace, la risoluzione delle problematiche legate al randagismo nella nostra provincia, con l’obiettivo di ottimizzare l’utilizzazione dei fondi statali stanziati a tal fine.
In base agli ultimi dati a disposizione dell’assessorato alla Sanitàdella Regione Sicilia, sono oltre duecentodiecimila i cani identificati con regolare microchip in Sicilia.
Diecimila circa sono i cani all’interno di rifugi pubblici e privati (numero comunque ancora esiguo) e circa settantamila sono i cani vaganti. La nuova direttiva regionale declina in 13 punti obblighi e competenze dei Comuni.
Gli Enti locali dovranno: provvedere, direttamente o in convenzione con Enti privati o associazioni protezionistiche o animaliste iscritte all’Albo regionale, alla cattura dei cani vaganti con modalitàche ne salvaguardino l’incolumità; dotare la propria Polizia municipale di dispositivi di lettura Iso compatibili; verificare la identitàdei cani catturati o rinvenuti nel territorio a mezzo di lettori. E’ compito dei Comuni affidare i cani vaganti catturati, dopo identificazione e microchippatura, ai rifugi sanitari pubblici o ai rifugi sanitari convenzionati; stipulare apposite convenzioni con le associazioni animaliste o protezionistiche ovvero con rifugi privati per il ricovero, l’affidamento ed il mantenimento dei cani catturati; attivare, di concerto con le Aziende Sanitarie Provinciali, gli ambulatori veterinari dove effettuare le operazioni di anagrafe e di sterilizzazione; provvedere al risanamento dei rifugi per il ricovero, ove siano giàesistenti, o costruire rifugi sanitari pubblici e provvedere alla loro gestione.
Spetta ai Comuni, inoltre, provvedere al mantenimento nei rifugi degli animali confiscati o affidarli alle associazioni protezionistiche o animaliste per il loro recupero comportamentale; individuare e delimitare aree urbane da destinare all’attivitàmotoria dei cani d’affezione; provvedere alla stipula di un’assicurazione per gli eventuali danni causati a terzi da cani vaganti sprovvisti di proprietario; provvedere all’attuazione dei piani di controllo delle nascite.
Altri 8 punti della direttiva sono rivolti alle Aziende Sanitarie Provinciali che hanno, fra l’altro, il compito di garantire un corretto equilibrio del rapporto uomo – animale – ambiente. I servizi veterinari, in particolare, sono tenuti ad acquistare i microchip, effettuare le operazioni di anagrafe e impianto del microchip, provvedere alla registrazione della scheda anagrafica e apportarvi ogni modifica ed aggiornamento necessario; procedere agli interventi di sterilizzazione dei cani presso gli ambulatori veterinari comunali o presso i rifugi sanitari pubblici; predisporre interventi preventivi finalizzati al controllo delle nascite delle popolazioni canine.
Ai proprietari o detentori di cani è fatto obbligo di registrare l’animale, nel secondo mese di vita, all’anagrafe canina mediante l’applicazione del microchip; controllare la conduzione dell’animale utilizzando sempre il guinzaglio e portando con sé una museruola. Previste sanzioni anche per i proprietari inadempienti.
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