Questa la mission del Festival “Miti Contemporanei”, giunto alla sua seconda edizione, «una nuova avventura: un viaggio energico, – come afferma Teresa Timpano, direttore artistico della Compagnia teatrale Scena Nuda – un percorso dinamico, emozionante, alla scoperta di volti, voci, corpi sconosciuti ».
Scilla, Bova, Locri, Reggio Calabria e Palmi saranno il proscenio naturale di un ardito tentativo di coniugare il mito al tempo attuale; un esperienza singolare per mettere sotto una luce nuova lo stereotipato mondo della rappresentazione teatrale.
Dalla presentazione del cartellone al Palazzo Storico della Provincia di Reggio Calabria fino alla straordinaria partecipazione di Iaia Forte per la prima volta all’interno del nuovo Museo Internazionale della Magna Grecia.
Archeologia e Teatro, Arte e Cultura. Questo è anche Miti Contemporanei. Dal 23 al 31 luglio partirà la carovana di una Calabria “terribilmente” bella e affascinata dalla sua storia e dalla ricerca introspettiva che i suoi figli sanno trarre.
Un appuntamento per presentare i dettagli tecnici di questa rassegna che vedrà l’anteprima nazionale di Anidride Carbonica, opera di Mauro Santopietro con la regia di Filippo Gessi, oltre che la presenza di veri mostri sacri del teatro contemporaneo, quali Antonio Salines e Iaia Forte. Quest’ultima, impegnata in Hanno tutti ragione del regista Paolo Sorrenti, balzato agli onori della cronaca per i successi cinematografici de Il Divo e La Grande Bellezza, con Tony Servillo.
Un occasione per toccare con mano la grande azione sinergica tra l’Amministrazione Provinciale, con il grande impegno profuso dal suo Presidente Giuseppe Raffa a volere il Festival nel cartellone dell’estate reggina, assieme all’Assessore alla Cultura e alla Legalità, Edoardo Lamberti Castronuovo, e il MIBAC, nella persona della sopraintendente Simonetta Bonomi. Di fatti, “Miti Contemporanei” avrà come location 5 siti archeologici ricadenti nella ricchissima, in tema di conservazione della memoria, provincia di Reggio Calabria. Un modo davvero unico per siglare il grande amore che Reggio ha per la sua terra e che, in modo particolare, dovrebbe avere per la sua storia antica.
“Miti Contemporanei” è teatro, ma tanto altro. È passato, presente e futuro di un territorio che emana tradizione e mito. È volere una coscienza civica a portata di mano, senza finzione, perché le maschere del palcoscenico delle volte ci assomigliano molto di più della nostra stessa realtà.