Dopo i saluti del sindaco Carmelo Pino, il Cavalier Salvatore Italiano modererà gli interventi del dottor Umberto Corapi, del Barone Pietro Benventano del Bosco, nipote del militare italiano, del Professor Giuseppe Scianò e del Dottor Antonio di Janni, delegato vicario dell’Ordine Costantiniano.
Il convegno trae la sua origine dal ritrovamento, nell’archivio della famiglia di Salvatore Italiano, di un documento riguardante Ferdinando Beneventano del Bosco, generale di brigata dell’Esercito delle Due Sicilie distintosi in occasione della resistenza contro l’invasione garibaldina e piemontese, in seguito alla quale ottenne la nomina di Cavaliere di San Ferdinando e San Giorgio da re Ferdinando II. La trattazione verterà sulla figura del militare attraverso una riflessione storica sulle vicende che hanno portato all’unità d’Italia e al ruolo che ne ebbero le forze italiche e straniere, in un susseguirsi di lealtà e tradimenti.
Il consesso di relatori rimanda alla conferenza ponendo alla cittadinanza un interrogativo sul quale riflettere e che porta alla coscienza una zona d’ombra nelle conoscenze relative all’impresa garibaldina: se eventi come la battaglia di Milazzo, il plebiscito di annessione al Regno di Sardegna e la proclamazione di Vittorio Emanuele II a Sovrano della nuova nazione sono databili tra il 21 Luglio 1860 e il 17 Marzo 1861, com’è possibile che già dal 14 Luglio 1860 si possa dire “In nome di Vittorio Emanuele Re d’Italia”?
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