Ecco la nota del sindaco di Naso, l’avvocato Daniele Letizia, in risposta all’ultima interrogazione dell’opposizione consiliare.
Provo una certa invidia nei confronti di qualche mio collega Sindaco che riesce a non rispondere alle interrogazioni, mantenendo a freno il desiderio di replicare a tutti i costi. Io, invece, se ho un peso sullo stomaco preferisco togliermelo. E’ più forte di me…, di fronte alla vigliaccheria dello stolto, non riesco a rimanere inerme, devo necessariamente reagire.
Qualcuno mi rimprovera di dare troppa importanza a chi non meriterebbe neanche di essere preso minimamente in considerazione. In effetti, non dovrebbe più sorprendermi il “macchiavellico trio”, capace di partorire solo ignobili atti di vigliaccheria politica. Questa volta i tre consiglieri hanno deciso addirittura di vestire i panni dei <
Ciò che in verità ha indotto i consiglieri Calanna, Triscari e Bontempo ad avventurarsi nell’ennesima interrogazione ad effetto (stampa) è stato solo ed unicamente la loro proverbiale IPOCRISIA DA SOPRAVVIVENZA, quella stessa sopravvivenza politica che stanno cercando di salvare con il coltello tra i denti, ma che purtroppo per loro continuano irrimediabilmente a compromettere con ogni loro sortita.
Io mi chiedo, come si può fare una interrogazione per il mancato pagamento degli stipendi, dopo appena solo nove giorni di ritardo? Non stiamo parlando di mesi, ma solo di NOVE GIORNI e non era mai successo prima!!!
Come si può accusare una amministrazione comunale, quando tutti sanno che la Regione siciliana ha erogato sino ad oggi in favore dei comuni solo il 63% di una trimestralità?
Solo chi è in mala fede può farlo, oppure chi è talmente lontano dalla realtà da non conoscere le contingenti difficoltà dei comuni siciliani. Questa è una situazione che noi Sindaci denunciamo ormai già dal mese di agosto, lamentando una grave condizione che ci ha visti costretti, per affrontare le emergenze, ad effettuare delle anticipazioni di cassa non in conformità con quanto stabilito dalla Corte dei Conti, mettendo così a rischio il rispetto del patto di stabilità.
Non permetto a nessuno, quindi, che si faccia facile demagogia di fronte a problemi così seri, meno che mai a chi vive di uno sterile sciacallaggio politico fine a se stesso.
Se vogliamo parlare dei diritti dei lavoratori, facciamolo invece rendendo pubblico ciò che la mia amministrazione ha fatto per i dipendenti comunali di Naso. Perché non ricordiamo a tutti che Naso è stato tra i primi, se non addirittura il primo Comune siciliano, che ha provveduto a stabilizzare tutti i suoi precari? Nel Comune di Naso non ci sono più dipendenti precari!!! Ma questo ovviamente a qualcuno fa comodo non dirlo.
L’amministrazione comunale di Naso ha sempre avuto a cuore le problematiche dei lavoratori, basti pensare che, nei periodi in cui gli operatori ecologici scioperavano, siamo stati l’unico comune che ha provveduto a pagare gli stipendi dei lavorati impegnati nella raccolta dei rifiuti, sostituendoci sia all’ATO che al gestore. Non eravamo tenuti a farlo, ma di fronte al dramma di numerose famiglie in difficoltà, ci siamo sentiti in dovere di non restare a guardare e, sebbene ci siamo dovuti privare di importanti risorse economiche, lo abbiamo fatto senza alcun pentimento. Anche questo a qualcuno fa comodo non ricordarlo.
Agli altri lascio le chiacchiere mentre io preferisco tenermi i fatti e le tante buone azioni di governo, anche se non posso nascondere tutta la ripugnanza che provo nei confronti di questa abietta interpretazione del proprio ruolo politico da parte questa minoritaria minoranza comunale. Probabilmente molto più preoccupata per la mancata erogazione dell’indennità mensile al loro presidente del consiglio che del mancato pagamento degli stipendi ai dipendenti.