Ovviamente nulla di illegale. Il sito, che in appena due anni era diventato un punto di riferimento per chi si relazionava al mercato delle case-vacanza di Brolo, punta dell’iceberg di un lavoro di crescita professionale del comparto, non ha rinnovato il dominio.
Il colosso del mondo dell’ottica, forse per la qualità dell’algoritmo del sito, per i suoi accessi,o per chissà quale altra strategia di marketing,non ci ha pensato due volte. I suoi “esperti” hanno acquistato il dominio ed ora cliccandoci sopra si viene indirizzati sulla home della RayBan.
Certo questo crea sconcerto, disagio… per molti un’occasione persa.Ovviamente non la “chiusra ” del sito ma lo stallo del progetto turistico, che messo a regime avrebbe assicurao servizi,occupazione e crescita professionale, unitamente a promozione e rivalutazione dei luoghi.
La pensano così anche i tanti “inserzionisti” di Dimorando (il marchio è del comune, la gestione del sito e il lavoro tecnico di catalogazione, scelta e formazione era stato curato dall’imprenditore turistico Carlos Vinci e da Maria Di Luca) che hanno scritto una lettera aperta, hanno ora acquistato il dominio www.dimorandobrolo.com e nei prossimi giorni faranno formale richiesta all’Amministrazione per ottenere l’autorizzazione all’utilizzo del sito di proprietà del Comune per il trasferimento dello stesso sul nuovo dominio, senza oneri di alcuna natura a carico dell’Ente.
Questa la lettera arrivata in redazione.
Con molto rammarico siamo venuti a conoscenza della chiusura del sito turistico di proprietà del Comune di Brolo www.dimorandobrolo.it che offriva gratuitamente ai proprietari privati di case, alberghi, residence, ristoranti, la possibilità di inserire in un catalogo online le proprie strutture dettagliatamente descritte ai fini turistico – ricettivi, questo servizio consentiva a noi privati una vetrina sul mondo che altrimenti, singolarmente, non avremmo, se non con difficoltà (dato che non siamo esperti nel settore) potuto avere.
Questo servizio permetteva ai potenziali clienti di contattarci personalmente attraverso i numeri di telefono o il nostro indirizzo di posta elettronica presente sul catalogo. Tutto questo dal momento che il sito di proprietà del Comune non permetteva che l’interlocutore fosse l’ente, non potendo lo stesso sostituirsi ad una agenzia immobiliare.
Per noi privati Dimorando ha rappresentato un’iniziativa lodevole a supporto di quella privata, snellendo un iter che dava visibilità non soltanto alle nostre strutture ma al paese stesso, infatti ai turisti che su google digitavano la parola chiave case vacanze o turismo brolo veniva evidenziato nelle prime righe, proprio il sito Dimorando. Avendo il Comune già sostenuto i costi per la realizzazione del progetto e del sito internet, senza andare incontro ad ulteriori spese, bastava mantenere il dominio internet, dal costo annuale di circa 30,00 euro, dare le password all’ufficio turistico e consentire così l’accesso e le modifiche delle strutture, mantenendo questa vetrina sul mondo che solo benefici avrebbe potuto portare non solo ai proprietari delle strutture ma soprattutto a tutto il paese: bar, lidi, ristoranti, attività commerciali.
Oggi con stupore veniamo a scoprire che non soltanto il sito è stato chiuso ma addirittura lo stesso è di proprietà di una nota azienda di vendita online di occhiali (RAY-BAN) e chiunque si colleghi trova in fondo alla pagina la scritta: Copryright 2015 www.dimorandobrolo.it questo a dimostrazione che il Comune di Brolo si è lasciato sottrarre un dominio di proprietà. Questo significa anche che il sito aveva raggiunto un’ottima indicizzazione (quantità di visibilità, ovvero numero di accessi) da renderlo appetibile ad aziende estere importanti che lo hanno acquistato a poche decine di euro.
Le chiediamo cortesemente di voler dare pubblicità a questa nostra nota.
Cordialmente
I proprietari delle case del
Progetto Dimorando
Si porta altresì a conoscenza che gli stessi hanno acquistato il dominio www.dimorandobrolo.com e che nei prossimi giorni faranno formale richiesta all’Amministrazione per ottenere l’autorizzazione all’utilizzo del sito di proprietà del Comune per il trasferimento dello stesso sul nuovo dominio, senza oneri di alcuna natura a carico dell’Ente.
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