Consorzio ECO3  – Per il sindaco di Brolo “illazioni o accuse infondate alla nostra gestione”.
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Consorzio ECO3 – Per il sindaco di Brolo “illazioni o accuse infondate alla nostra gestione”.

eco 3 brolo

Le puntualizzazione di Irene Ricciardello, che nell’accogliere favorevolmente la notizia dell’interrogazione depositata ieri dal deputato regionale onorevole Nino Germanà circa l’attività del consorzio ECO3″, opera dei chiarimenti circa l’implicazione dell’amministrazione comunale “alla quale non può imputarsi alcuna responsabilità a questa amministrazione circa i ritardi nei pagamenti del dovuto al consorzio ECO3”, bilancio approvato (esercizio 2012) non era prevista una voce relativa – il sindaco brolese afferma ancora “non possiamo lasciare spazio ad illazioni o accuse infondate alla nostra gestione – e conclude – Mi auguro che l’interrogazione presentata dall’onorevole Nino Germanà in merito all’attività dell’ECO3, possa portare a chiarimenti inequivocabili, che non lascino margine a speculazioni inopportune”.

Ovviamente il riferimento è chiaramente diretto alla querelle imbastita dal comune di Piraino qualche settimana fa.

La nota dell’onorevole Nino Germanà in coda al comunicato del sindaco brolese

irene ricciardello giugno 2015

La nota del primo cittadino brolese.

“Accolgo favorevolmente la notizia dell’interrogazione depositata ieri dal deputato regionale onorevole Nino Germanà circa l’attività del consorzio ECO3”, così la sindaco Irene Ricciardello. “A tal proposito, è mia premura operare dei chiarimenti circa l’implicazione dell’amministrazione comunale alla quale non può imputarsi alcuna responsabilità a questa amministrazione circa i ritardi nei pagamenti del dovuto al consorzio ECO3”, bilancio approvato (esercizio 2012) non era prevista una voce relativa.

La giunta che presiedo si e insediata solo lo scorso anno e, com’è noto, in data 23 febbraio 2015, ci siamo visti costretti a presentare al consiglio una dichiarazione di dissesto. Attualmente, il comune di Brolo è un Ente in default” prosegue la prima cittadina, “pertanto privo di alcun recente bilancio di previsione approvato.

Ciononostante l’amministrazione ha già provveduto in questi giorni a far redigere una proposta di delibera che sarà presentata al civico consesso per autorizzare l’erogazione al consorzio della quota relativa all’anno in corso.

E per tali ragioni”, conclude Ricciardello “non possiamo lasciare spazio ad illazioni o accuse infondate alla nostra gestione.

Mi auguro che l’interrogazione presentata dall’onorevole Nino Germanà in merito all’attività dell’ECO3, possa portare a chiarimenti inequivocabili, che non lascino margine a speculazioni inopportune”.

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L’ “ECO3”, istituito negli anni 90, per la progettazione, costruzione e gestione dell’impianto di trattamento delle acque reflue provenienti dai tre comuni, vede dal 2012 il proprio depuratore consortile per il trattamento delle acque fognarie, posto sotto sequestro a seguito di indagini dell’autorità giudiziaria che ne hanno riscontrato criticità nella depurazione.

Ad oggi, “nonostante il sequestro giudiziario, ed in piena stagione balneare”, scrive il Parlamentare, “il mare, nelle zone limitrofe al punto di sbocco della condotta sottomarina dell’impianto, (Brolo e Gliaca di Piraino) presenta chiazze di un colore torbido, misto ad una schiuma maleodorante in prossimità della riva”.

E proprio quel mare, come evidenzia Germanà: “con le sue attività collaterali, rappresenta un importante volano per l’economia dei paesi prettamente a vocazione turistica come Brolo e Piraino, nonché per tutto l’hinterland”.

L’onorevole Germanà ha chiesto ragguagli circa eventuali interventi operati da ECO3 per porre rimedio alle criticità riscontrate dell’autorità giudiziaria nell’impianto posto sotto sequestro, specificando l’importanza di misure risolutive definitive ed escludendo le cosiddette soluzioni tampone.

Nel caso in cui il consorzio non avesse provveduto in questi anni, il parlamentare chiede di conoscerne le ragioni.

Al tempo stesso l’onorevole brolese chiede di sapere se allo stato attuale la manutenzione dell’impianto sia curata adeguatamente da personale specializzato o qualificato, se siano o meno rispettate le disposizioni relative il refluo di uscita, e se lo scarico della condotta sottomarina rispetti quanto stabilito in sede di rilascio dell’autorizzazione.

“Data la situazione di sequestro e di momentaneo commissariamento del consorzio, ritengo doveroso che chi di dovere fornisca spiegazioni circa il modo in cui si stanno gestendo le criticità di ECO3; è giusto che i cittadini, contribuenti, possano essere rassicurati sulla situazione”, ha commentato Germanà.

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22 Luglio 2015

Autore:

redazione


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