«L’impianto di depurazione funziona perfettamente ed è costantemente monitorato». Questo e altro si legge nella nota che i responsabili del Consorzio ECO3 – (Il Presidente del Consorzio ECO 3 – Sindaco del Comune di PIRAINO, D.ssa Calogera Maniaci Brasone. Il Custode Giudiziario – Ing. Giacinto Garofalo. Il Direttore Tecnico del Consorzio ECO 3 – Geom. Carmelo Ceralo) – hanno diramato in seguito all’interrogazione del deputato regionale Nino Germanà sul funzionamento del depuratore.
La nota.
L’emittente televisiva “Antenna del Mediterraneo” [ma non è stato il solo mezzo ad occuparsene ndr] ha pubblicato la notizia della presentazione di una interrogazione del giovane deputato regionale Nino Germanà, in cui così si afferma: “in piena stagione balneare, il mare, nelle zone limitrofe al punto di sbocco della condotta sottomarina dell’impianto, presenta chiazze di colore torbido, misto ad una schiuma maleodorante, in prossimità della riva”.
In merito a quanto sopra circa l’eventuale paventato inquinamento delle acque di balneazione della costa in prossimità dello sbocco della condotta, i sottoscritti rassicurano i numerosi turisti presenti che godono della balneazione, nonché i titolati delle attività legati al turismo balneare, che forse rappresentano la più importante componente dell’economia locale, che l’impianto di depurazione dei reflui provenienti dai Comuni di Piraino, Sant’Angelo di Brolo e Brolo, Consorzio ECO 3, FUNZIONA PERFETTAMENTE, ed è costantemente monitorato, custodito e gestito con professionalità ed attenzione dal Direttore Tecnico e dalle maestranze della ditta IDROMECCANICA di Ansaldo & C. Sas, sotto la sorveglianza del Custode Giudiziario.
Dalla data del sequestro, con la custodia giudiziaria affidata all’Ing. Giacinto Garofalo, l’impianto ha funzionato regolarmente con l’effettuazione degli interventi utili e necessari a accettare, rispetto alle quantità di sopportabilità progettuali, anche la maggiore portata di reflui provenienti al Comune di Brolo.
Accogliamo sempre favorevolmente tutte le iniziative volte ad accertare il corretto funzionamento dell’impianto, comunque e sempre dimostrabile documentalmente.
Il contenuto della notizia appare comunque intempestivo, stante che potrebbe avere ingenerato immotivatamente dubbi e conseguenti ricadute e refluenze negative sull’intera economia del settore turistico.
Riconfermando le rassicurazione sopra affermate, certamente il Consorzio non può ne intende entrare in beghe interne ne, in questa sede addebitare alcunché a chi che sia, perché sfugge alla sua attività.
E’ doveroso però, per lealtà e verità dire che, se il Comune di Brolo avesse ottemperato agli obblighi statutari mediante il versamento delle quote dovute al Consorzio ECO 3, che in atto ammontano a circa EURO 820.000,00 oltre interessi e spese, (pari ai debiti del Consorzio nei confronti dei fornitori di energia elettrica e dei prestatori del servizio di gestione), si sarebbe potuto gestire, con meno difficoltà ed a costi inferiori, il regolare funzionamento dell’impianto, pur tuttavia sempre e costantemente garantito con i fondi versati dagli altri due Comuni consorziati, Piraino e Sant’Angelo di Brolo.
Spetta comunque alle autorità competenti in materia e a quelle comunali, territorialmente competenti, effettuare accertamenti per escludere o confermare eventuali irregolarità o sversamenti abusivi la cui genesi è, di certo, estranea al funzionamento dell’impianto di depurazione ECO 3.
A maggior chiarezza e a tutela degli operatori gestionali dell’impianto appare necessario, utile ed opportuno, stante la rilevanza anche penale di un eventuale inquinamento, e onde dissipare ogni sorta di dubbio ed immotivato allarmismo, informare le autorità competenti, ivi compresa quella giudiziaria.
(Il Presidente del Consorzio ECO 3. Il Custode Giudiziario. Il Direttore Tecnico del Consorzio ECO 3)
comunicato stampa.
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