Il Comune di Brolo e l’Associazione Culturale Pathos insieme ancora una volta per ospitare e presentare la collettiva d’arte di maestri contemporanei, ormai regina delle manifestazioni culturali nel territorio. Espressioni artistiche varie e colorate, scultura e designer da varie parti d’Italia, hanno contribuito a far diventare così importante questo appuntamento. La rassegna di quest’anno, così come le precedenti, sta richiamando centinaia di persone su quello che è diventata sala della cultura, oltre che della libertà quando la stessa è stata intitolata a Rita Atria, la ragazza che si ribellò financo alla propria famiglia pur di mantenere coscienza e mente libera da ogni forma di soprusi. Una esposizione ricca di artisti che, simboleggiano insieme amore per le tradizioni popolari, i paesaggi l’ambiente e anche un occhio al futuro essendo l’arte, in genere, anticipatrice dei tempi, le avanguardie artistiche sempre hanno trovato riscontro nei tempi a venire.
Sono questi significati che danno ancora più spessore a una rassegna già ricca di valori culturali, che uniti alla ottima esposizione delle opere ispira alla curiosità di chi si avvicina per la prima volta alla lettura di un dipinto o di chi ne vuole trarre conferme e alimento della propria passione.
Forte emozione genera la collezione del Maestro Martorelli, quest’anno maggiormente presente con tante opere, perché Gigi ha lasciato la vita terrena, peccato, quanto avrebbe potuto donarci d’arte e cultura, di carisma e meraviglia. Dunque si è voluto ricordarlo con il più ampio ventaglio di tematiche da lui create, dopo avere tutta la vita con coerenza raccontato una filosofia di vita libera di evolversi in ogni direzione,mai definita.
L’artista, come dice La critica d’arte Felicia lo Cicero, che ha nel senso dell’infinito una tensione spirituale, profezia laica di un universo in cui misticismo e metafisica si fondono nell’alchimia di parvenze primordiali.
Ancora un saluto a Gigi Martorelli, da Carlo, Roberto, Massimo e tanti, tanti altri anche da chi lo scopre per la prima volta.
Vi sono esposte alcune splendide opere del Maestro Treccani, raccontano alcune i suoi anni settanta, gli astratti, i monocromi, per suscitare fantasia e scoperta positiva in chi immagina l’artista un maestro seriale, lui che ha attraversato quasi tutto il novecento artistico, fondando il gruppo di Corrente, negli anni trenta con gli amici Birolli, Guttuso, Migneco, Sassu e poi tanti altri, fino alla soppressione con l’avvento della II guerra mondiale.”
Soltanto chi ha il cuore aperto alle sofferenze del mondo, può esprimerne le sue bellezze”, questo il suo motto, un grande.
Ma in questa manifestazione trovano spazio anche maestri ugualmente importanti nel panorama artistico contemporaneo, cito Marco Lodola, l’artista il cui ideale è, creare opere divertenti e rilassanti, per un pubblico il più vasto possibile. L’artista noto per le sue Sculture luminose, ma anche tante altre forme espressive su vari supporti.
Un pensiero Particolare non può mancare per le opere del Maestro Roberto Masia, l’artista che spesso fa cominciare la collezione di tanti appassionati. Lui rapisce l’animo di chi guarda le sue opere, lui che è sempre teso alla ricerca di nuove espressioni artistiche, sperimentazioni e fusioni di varie correnti artistiche, per dare solarità mediterranea e malinconia nordica, nel ciclo di opere vedute di città.
Vittorio M. Di Carlo, presente, le sue opere hanno fascino ed eleganza, di Renzo Meschis si apprezzano i paesaggi siciliani, con stile tanto naif quanto pulito, deciso e solare, tanta esperienza, chiaramente, si legge e si apprezza.
C’è l’allegria e la spensieratezza esternata dalle opere di S. Lombardo, uno tra i pittori più mordaci e raffinati continuatori della tradizione ironica e satirica nel campo della pittura.
Alessandro Maio è originale con le sue forme e coloristici vortici volti a trovare movimento e ricerca di altre dimensioni.
Calogero Corrao fa della metafisica il suo punto di partenza, quasi quarant’anni di passione per i pennelli oltre che di realizzazioni molto valevoli, per lui che da autodidatta ha portato avanti un suo personalissimo racconto su fenomeni naturali o surreali.
Ancora si possono guardare le opere del maestro Vittorio Franchina, i cui quadri sono ispirati da episodi e problemi che affliggono le società moderne, ma anche nature morte, vegetazioni od oggetti arcaici di uso corrente.
Di Luca Faraci si menzionano sue mostre in giro per l’Italia ma anche in Germania , dove espone in pianta stabile in diverse gallerie di Monaco e altre sedi. Un artista emergente che è già molto apprezzato, anche da noi
Il designer Ninni Iannazzo espone le nuove scultura in pietra di Modica e le sue lampade e “forme” in terracotta, in un gioco di sperimentazione costante, tra design e funzionalità, diventando oggetti d’arte .. d’avere e perché no collezionare.
“Un ulteriore pensiero, non meno importante va agli sponsor -dice Carlo Rinaudo – che hanno aiutato il compimento di questo evento li voglio citare per un ringraziamento pubblico Il Gattopardo, l’Elettrosud, Tenda più e Brass, ci hanno permesso di meglio figurare con chi ha voluto visitare la mostra. Grazie all’Amministrazione Comunale che ospita in una delle sue migliori location l’evento, a Massimo Scaffidi per la sua bella e buona disponibilità nonché grande fiducia di riuscita di ogni evento che l’associazione Pathos, propone e si attiva, con cura e presenza continua in ogni momento della manifestazione”…
Roberto Santoro
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