– Nella serata di ieri, i Carabinieri della Stazione di Messina Gazzi hanno dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di Antonio BIANCO, pregiudicato messinese classe 1980, resosi responsabile della violazione della misura degli arresti domiciliari, a cui era sottoposto dall’ottobre 2014 per il reato di furto in abitazione e da cui era già evaso nell’aprile 2015, venendo però subito arrestato in flagranza dagli stessi militari dell’Arma di Messina Gazzi.
Il giovane, durante uno dei tanti controlli che vengono quotidianamente effettuati dai Carabinieri per garantire il rispetto delle misure cautelari e delle loro prescrizioni, tra le quali quella del “divieto di ogni tipo di comunicazione con persone diverse dai familiari conviventi”, era stato trovato all’interno della propria abitazione in compagnia di un soggetto pregiudicato, da poco scarcerato dalla struttura penitenziaria in cui era detenuto per il reato di associazione a delinquere di tipo mafioso e gravato da molteplici vicende giudiziarie per reati contro la persona, contro il patrimonio, nonché per reati in materia di armi e stupefacenti. L’Autorità Giudiziaria, ritenendo provata la violazione della misura cautelare da parte dell’interessato e rilevandone la pericolosità, visti anche i reiterati e specifici precedenti penali, ha concordato con quanto segnalato dai Carabinieri ed ha individuato la custodia in carcere come l’unica misura adeguata alle esigenze di cautela processuale ed alla tutela della collettività. L’arrestato, dopo le formalità di rito, è stato ristretto presso la casa circondariale di Messina Gazzi, a diposizione dell’Autorità Giudiziaria.
– Poteva avere conseguenze molto più gravi di quelle avute la fuga a folle velocità di un motociclo Honda SH, condotto da un 19/enne di Messina, avvenuta nella tarda serata di ieri 9 novembre in pieno centro cittadino. Il giovane, alla vista dei Carabinieri del Nucleo Radiomobile che gli avevano intimato l’alt nel corso di un posto di controllo attuato lungo la Via Garibaldi, piuttosto che fermarsi accelerava repentinamente passando rasente alla pattuglia, tanto da urtare la mano di uno dei militari. Iniziava così un inseguimento che vedeva il motociclo percorre a fortissima velocità la Via Garibaldi e il Corso Cavour, mettendo a rischio l’incolumità degli altri utenti della strada, mentre i Carabinieri facevano intervenire in zona altre pattuglie per cinture l’area e chiudere ogni via di fuga. Nella foga il ragazzo imboccava Via del Vespro, ove, dopo aver urtato un paletto della segnaletica stradale, rovinava sull’asfalto. Veniva così bloccato dai Carabinieri del Nucleo Radiomobile, i quali accertavano come si trattasse di un 19/enne privo di patente di guida. Considerata la pericolosità della condotta assunta, dato che solo per caso il motociclo non ha investito altri veicoli e pedoni, i militari hanno tratto in arresto il giovane per resistenza a P.U., guida senza patente e lesioni personali, dato che il Carabiniere a cui il reo ha urtato la mano ha riportato una prognosi di 4 giorni per la contusione riportata. Anche il giovane, a seguito della caduta, ha riportato delle abrasioni, giudicate guaribili in 4 giorni. Come disposto dall’A.G., dopo una nottata passata in camera di sicurezza, il giovane oggi sarà giudicato per direttissima. Il motociclo è stato sequestrato. E ancora nella giornata di ieri due giovani sono stati denunciati per guida in stato di ebbrezza e rifiuto di sottoporsi ai previsti accertamenti nonostante lo stato di alterazione conseguente all’uso di alcoolici. Si tratta di un 30/enne e di un 37/enne di Messina, per i quali, oltre alla denuncia alla Procura della Repubblica, è scattato il ritiro della patente.
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