“PER NON DIMENTICARE”: Il ricordo del 9 Maggio a Brolo
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“PER NON DIMENTICARE”: Il ricordo del 9 Maggio a Brolo

di Corrado Speziale

peppino-impastatoIeri, ancora una volta, Brolo ha vissuto una intensa giornata animata dallo spirito e dal sentimento all’insegna dell’affermazione della cultura della legalità.

 

L’occasione è stata la commemorazione del 9 maggio, data in cui, 32 anni fa, si consumarono, in concomitanza, due tra i più efferati delitti della storia italiana degli ultimi decenni, quello di Peppino Impastato ed Aldo Moro. Due uomini totalmente dissimili tra loro sotto tanti punti di vista, ma che tuttavia il tempo oggi ci restituisce accomunati da grandi qualità, come il coraggio nelle proprie scelte che hanno caratterizzato la loro vita, segnata dall’atroce destino compiutosi per mani assassine quel tragico 9 maggio del 1978.
“Per non dimenticare” era quindi il motto delle manifestazioni iniziate venerdì e conclusesi ieri, organizzate dall’Amministrazione Comunale brolese e dall’Associazione Sak-Be, attraverso le quali la cittadinanza si è raccolta nel ricordo e nella solidarietà, trovando motivi di riflessione, aggregazione e denuncia, intorno al tema della criminalità organizzata, portatrice di svariati interessi che producono gli effetti più nefasti che si possano immaginare.  
All’interno della Sala Multimediale “Rita Atria”, divenuta ormai un luogo – laboratorio, simbolo di legalità e lotta alla mafia, sicuramente degna del nome che porta, è stata allestita una straordinaria mostra fotografica con tanto di racconti e didascalie sulla vita di Peppino Impastato, la quale documentava, con dovizia di particolari, tutte le fasi della vita del giovane attivista politico, fondatore di “Radio Aut”, vittima della barbarie mafiosa.
Nella stessa sede, la giornata è iniziata con la proiezione di un servizio filmato realizzato a Cinisi, per l’occasione, da Massimo Scaffidi, con un’intervista esclusiva a Giovanni Impastato, fratello di Peppino, il quale ha esposto il proprio stato d’animo alla luce di quanto verificatosi nel corso dei 32 anni trascorsi dal tragico evento, con chiari riferimenti a questioni a sfondo sociale e politico. Ma sicuramente il tema-clou dell’intervista è stato il parallelismo tra la lotta contro la criminalità organizzata e quella contro la realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina, argomento dell’ultimo libro di Antonio Mazzeo, militante eco pacifista ed antimilitarista, autore di numerosi reportage da ogni parte del mondo sulle strategie politico-finanziarie a sfondo criminale. “La battaglia contro il Ponte è una battaglia di civiltà, di quelle che Peppino, se fosse stato in vita, avrebbe condotto”, ha detto Impastato, proseguendo nell’affermare che “bisogna insegnare alla gente l’importanza di un paesaggio e della sua bellezza, quando invece il Ponte è una speculazione per le mafie”. Toccando l’argomento “legalità” in rapporto alle istituzioni, Impastato non usa mezzi termini: “Della legalità se ne sta facendo un grande abuso”, tracciando delle chiare linee di demarcazione: “Legalità non è solo rispetto delle leggi ma lo è anche della dignità umana, perché la legge può essere messa in discussione, avversata, abolita, al contrario della dignità che non può essere toccata”. Ed è a questo punto che si mostra favorevole a sostenere, in certi casi, la disobbedienza civile, ricorrendo ad un esempio per nulla casuale: “Il lodo Alfano non è degno neanche di un paese africano” e conclude: “gli spazi della democrazia si stanno restringendo sempre di più”.
A seguire, un secondo filmato realizzato sull’artista brolese Pierluigi Gammeri, autore del sito commemorativo, dedicato a Peppino Impastato, denominato “La loggia dei poeti”, opera scultorea posta sul lato est del lungomare, che tra tanti punti di osservazione, egli commenta così: “ci dà un modo diverso, più intimo, di guardare il mare”.
La presentazione del libro di Antonio Mazzeo, avvenuta alla presenza dell’autore, è stato l’evento centrale all’interno della sala. Anche lo scrittore messinese, nell’introdurre i contenuti del sua ultima opera “I Padrini del Ponte – Affari di mafia sullo Stretto di Messina” (edizioni Alegre, Roma), la cui prefazione è di Umberto Santino, presidente del Centro di Documentazione “Peppino Impastato” di Palermo, “proietta” il simbolo antimafia di Cinisi nella battaglia No-Ponte: “Se Peppino fosse vivo sarebbe contro la realizzazione del Ponte e contro la militarizzazione del territorio ed il furto delle risorse naturali, come l’acqua”. Entrando subito nel vivo del suo libro – inchiesta sul malaffare a carattere planetario nel quale emergono intrecci di ogni tipo operati da individui e società ormai da tempo pronte ad entrare nella realizzazione della mega-opera, Mazzeo offre una chiara metafora sulla miscela dei capitali finanziari che si “colorano di grigio”, a seguito della fusione tra “finanze bianche e nere”, a significare la scellerata commistione tra soldi leciti e quelli invece provenienti da affari malavitosi, così da rendere complicata la loro individuazione e tracciabilità. L’autore svela, quindi, gli inquietanti connubi e differenze tra fatti e situazioni a valenza “criminale” e “criminogena”, considerando queste ultime nei loro effetti futuri, come “generatrici” di nuclei di criminalità occulta tanto forti da far proprio l’affare miliardario del Ponte.
Non sono mancati, da parte dell’autore, espliciti riferimenti a politici ed imprenditori su scala locale e nazionale, le cui intercettazioni telefoniche sono state vagliate dalla magistratura.
Conclusa la dissertazione di Mazzeo, il sindaco Salvo Messina, primo artefice di questa serie di eventi a sfondo etico e culturale del Comune di Brolo, ha portato il proprio saluto lanciando chiari segnali di ottimismo sulla strada della legalità intrapresa dalla propria amministrazione: “La nostra è una terra complicata ed il nostro impegno è passare dall’antimafia delle parole a quella dei fatti che stanno nelle azioni quotidiane. In questo il Comune di Brolo ha dato il migliore esempio, costituendosi parte civile in un importante processo antiusura”.  
La testimonianza dell’artista Gaetano Porcasi, pittore di Partitico, paladino per eccellenza nel mondo dell’arte quanto ad impegno di lotta alla mafia, ha concluso i lavori all’interno della sala.
Dopo aver apprezzato le prelibatezze culinarie ed i cocktails preparati dall’Istituto Alberghiero di Brolo nei chioschi approntati lungo l’isola pedonale con vista sullo scoglio, in uno splendido pomeriggio primaverile, tra musiche ed attrazioni varie, i convenuti hanno rivolto l’interesse all’inaugurazione della “Loggia dei Poeti”, dedicata ad Impastato, con recita delle poesie scritte dal giovane attivista antimafia scomparso, da parte della compagnia teatrale che porta il suo nome, costituita a Brolo un anno fa da un gruppo di giovani. Cento impronte disegnate sul marciapiede del lungomare brolese, raffiguranti i cento passi che separano a Cinisi la casa di Peppino Impastato da quella fu del boss Tano Badalamenti, proprio ieri consegnata all’associazione intitolata al militante assassinato,  conducono al sito monumentale realizzato da Gammeri. “La notte è così lunga da negarsi al mattino”, recitava l’ultima frase della performance, ma per Sonny Foschino, direttore della compagnia, è semplicemente “una provocazione”, infatti, “noi – prosegue – desideriamo che si avveri il contrario, perché crediamo nei valori”. Luca Scaffidi, attore della compagnia, superata l’emozione per l’evento, ci descrive le sue sensazioni: “Stasera eravamo al debutto, primo contatto con il pubblico, speriamo di essere stati all’altezza del compito, al fine di poter proseguire sulla strada dello spettacolo all’insegna della legalità e dei suoi sani valori”.
Inaugurato, così, un autentico monumento alla bellezza della poesia ed ai valori più alti della vita, dove spiccano le frasi poetiche di chi ha visto stroncati i propri sogni ed ideali a seguito dell’azione vigliacca e spietata della mafia, la comunità brolese si raccoglie intorno ad un nuovo importante simbolo nel quale riconoscersi ed attraverso cui scrutare l’orizzonte di un grande, nobile futuro.

10 Maggio 2010

Autore:

admin


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