Note nel cielo narran le corde il pensiero/ pentagramma del cuore più vero.
Il ricordo di Enzo Caputo, per ricordare Enzo Fonti.
Gente di Sicilia nel cuore/ soffocate rime d’amore.
Canto sofferto di voci negate/ figlie di un mondo appassite.
Come un Dio di cotanto sentire/ ode il fuoco salire dal cuore
Il giorno tramonta, s’avvera/ con dentro la luce più nera.
Ora l’aria si è tinta di gelo/ la chitarra si avvolge nel velo.
Di rondine voli al confine/ anima che mai non ha fine.
Rotto è il torpore del tempo/ La musica la sua dimensione.
Il pentagramma ora è nero/ le tue note suonano al cielo.
Enzo Caputo
Ritengo questi versi doverosi verso un’artista vero che, giorno dopo giorno, pensiero dopo pensiero, studio dopo studio, interiorità dopo interiorità, canto dopo canto, ha dato al Paese di Castell’Umberto, ai Nebrodi e a questa bella ma spesso amara terra di Sicilia, l’anima e la luce che solo il connubio tra l’amore, la passione e la creatività sa dare.
Hasta siempre Vincenzo hai lasciato un vuoto anche nei cuori più duri.
Che la terra ti sia lieve.
“Iu canusciu la so svintura e la cantu accussi com’è troppu beni ci vosi a Maria e sta svintura pazzia non è.”
(tratto da Barbablu di Petralia)
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