L’Hotel Miramare, storica struttura di Reggio Calabria, ha riaperto al pubblico con una serie di iniziative promosse dall’Associazione Culturale Ulysses.
Lo storico Hotel reggino che si affaccia sul più bel chilometro d’Italia apre al pubblico grazie al progetto messo in campo dall’Associazione Culturale Ulysses, tra le vincitrici del bando insieme a “Il Sottoscala”, “Happy Days” e “On the Road”.
Grande festa nei locali del Miramare, dove in attesa di restituire la struttura alla sua naturale vocazione, quella alberghiera, si è riaperto il piano terra per ospitare gli eventi culturali previsti.
Il programma delle attività nell’ambito del progetto “Officine Miramare” prevede non solo momenti di cultura, in cui sono coinvolte diverse associazioni come il WWF, Legambiente, il Circolo Zavettini, l’Università di Messina, l’Università Mediterannea, le scuole cittadine e tanti altri, ma anche di benessere ed intrattenimento. La mostra contemporanea, che quest’oggi gli operatori dell’informazione e non hanno potuto visitare, ne è una prova evidente: Giuseppe Capparelli, curatore della mostra, è intervenuto nel sottolineare che “guardando questo luogo e ricordando la sua storia, ci si rende conto come questo sia lo spazio della collettività, della solidarietà. C’è una sorta di shock temporale: il passato ormai non esiste più, ma c’è un presente proiettato verso il futuro. La città è pronta ormai: Reggio è un porto sicuro, così come lo è il mondo globalizzato. Questo è un luogo di ricovero per l’artista – chiosa Capparelli – l’albergo è quel luogo dove si è ospitati temporaneamente senza responsabilità; ciò ci dà una forza che possiamo cogliere come cittadinanza intera”.
Un’arte contemporanea, dunque, che mira allo scambio tramite una bi-direzionalità comunicativa.
Questo spazio è visto come punto di aggregazione, di scambio di opinioni e di crescita culturale – ha specificato l’assessore alle Attività Produttive Mattia Neto – ‘Il Miramare non si vende perché è un gioiello di famiglia’: così si era espresso il sindaco Falcomatà e sono lieta di aver intrapreso insieme il percorso che ci ha portato fin qui”.
Le attività programmate al Miramare, si evince, riguardano la cura/cultura in senso ampio: della città storica, della mente, del corpo e dell’anima, dell’ambiente e del paesaggio. Non per niente, al fine di godere a pieno di tali dimensioni, si sono proposte diverse attività quali seminari sui temi relativi alla tutela ambientale e naturalistica, workshop, mostre, proiezioni e offerta di itinerari tematici, una saletta lettura con biblioteca, reading e performance teatrali, laboratori di scuola della musica, l’angolo del benessere e il ninfeo di Miramare, l’angolo promozionale dell’enogastronomia locale e dei prodotti tipici
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